Quota 100 non sarà più attiva nel 2022. Da mesi il Governo e i sindacati stanno cercando un accordo per prevenire ulteriori problemi sul futuro del sistema pensionistico italiano.
Dopo i 3 anni di sperimentazione, molti sono gli economisti ed accademici che affermano quanto Quota 100 sia stato un errore. Un errore di valutazione fatto da tecnici che non hanno preso in considerazione alcuni fattori e che per questo hanno valutato in maniera errata conteggi e quote. L’economista Giulio Sapitelli parla di “occasione persa” e di “segno dell’incompetenza dei tecnici”. La sua analisi della situazione è che l’Italia non possa pensare di basare il proprio sistema previdenziale sui modelli statunitensi come si sta cercando di fare con misure come Quota 100, ma piuttosto dovrebbe allinearsi con i sistemi pensionistici europei, capaci di dare stabilità al sistema.
Sempre dalle parole di Sapitelli esce un’altra interessante riflessione su come il sistema pensionistico italiano sta venendo affrontato. Il professore parla di un problema affrontato “una pezza alla volta”, senza riformare il sistema delle sue fondamenta. Il sistema pensionistico italiano è in una fase problematica, perché deve adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro e alle nuove condizioni di vita, impensabili ai tempi in cui è stato scritto la prima volta. Cercare di rattoppare le mancanze di quel sistema è come cercare di riparare un barile rotto con del nastro adesivo. La riforma del sistema pensionistico dovrebbe essere formulata in maniera completa e dalle fondamenta del sistema, e, cosa più importante, dovrebbe essere concesso agli italiani il tempo per capire come cosa ne sarà delle loro vite quando il nuovo sistema sarà attivo. Questo significa che occorre aggiurnare i contribuenti con almento 2 anni di anticipo.
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In merito alle nuove misure di potenziamento che verranno applicate al sistema previdenziale per sostituire l’opzione di Quota 100, il governo sembra avere una linea precisa. Questa però rischia di essere solo un’ulteriore pezza ad un sistema che deve essere ridiscusso da principio, adattandolo ai tempi correnti e agli altri sistemi europei. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che la questione delle pensioni riguarda in maniera diretta la vita dei cittadini, che devono essere messi in condizione di avere una vita dignitosa una volta smesso di lavorare, mentre con Quota 100 molti sono rimasti senza stipendio e senza una pensione dignitosa.
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