L’Italia va sempre più verso i pagamenti elettronici e digitali. La lotta del Governo contro l’evasione fiscale dilagante porterà all’abbandono del contante.
Con la revisione della Nadef, la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanze, di ottobre, il Consiglio dei Ministri allega anche il Rapposto sull’Evasione Fiscale e Contributiva. La fine del 2021 e l’inizio del 2022 si prospetta quindi un incremento della lotta all’evasione fiscale. Il governo ha previsto una serie di sistemi di monitoraggio aggiuntivi per rendere più semplice individuare gli evasori e poterli fermare. Si continua a puntare particolarmente sugli Indici sintetici di affidabilità per monitorare i dati relativi a più periodi di imposta tramite un metodo statistico-economico. Si sta inoltre pensando a inasprimenti delle pene per i grandi evasori fiscali, ad un rafforzamento delle misure anti-frode nel settore dei carburanti e il contrasto all’evasione e all’illegalità nei giochi.
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Da qualche tempo a questa parte la strategia del Governo per combattare questa piaga del nostro paese è quella di potenziare e incentivare i pagamento tracciabili, ovvero i pagamenti elettronici con carta e bancomat e i pagamenti online. L’Unione Europea e anche l’Italia hanno già da tempo cominciato a favorire l’utilizzo dei pagamenti elettronici a sfavore dei contanti. In Italia, ad esempio, c’è stato il cashback di Stato che ha cominciato ad aprire la strada per rendere gli italiani più propensi a utilizzare pagamenti elettronici. Ora si cerca un ulteriore passo avanti con l’introduzione del bonus bancomat, destinato a sostituire il cashback di Stato.
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Sia il cashback di stato che futuro bonus bancomat sono misure messe in campo per avvantaggiare chi utilizza pagamenti elettronici al posto del contante. La differenza tra le due misure è che mentre il cashback di stato si rivolgeva agli acquirenti, il bonus bancomat si rivolgerà ai negoziani. Il bonus bancomat sarà un vantaggio solo per i titolari di partita Iva, intervenendo con tre crediti d’imposta differenti: il primo rende nulle le commissioni, il secondo rimborsa gli esercenti dei costi sostenuti per acquistare i POS per il pagamento elettronico, ed il terzo copre i costi effettuati per l’acquisto di casse smart, quelle che raccolgono e inviano i dati fiscali in maniera automatica. Il bonus bancomat sarà attivo a partire da fine anno, integrato con il nuovo Decreto Lavoro.
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