Reddito di cittadinanza pignorabile ma non sempre: cosa prevedono leggi in vigore, orientamenti e chiarimenti.
Le leggi prevedono l’applicabilità della misura in caso di debiti e casi specifici, ma un recente emendamento al Decreto Sostegni ha fatto rientrare il RdC tra i beni che non possono essere aggrediti dai creditori e quindi, non è sempre pignorabile.
l Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. Questo è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale. Come stabilito dal DL 4/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.
Il beneficio economico si compone di due parti: una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza), l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). È prevista anche una integrazione per famiglie proprietarie della casa di abitazione, laddove sia stato acceso un mutuo: in questo caso l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro.
L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.
Si può pignorare il reddito di cittadinanza in presenza di debiti?
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Le leggi relative al reddito di cittadinanza prevedono che la misura possa essere pignorata in presenza di debiti. I casi specifici in cui si parla di pignoramento del reddito di cittadinanza sono i seguenti:
se il beneficiario del reddito di cittadinanza ha debiti non pagati con creditori;
se il beneficiario del reddito di cittadinanza ha debiti con il Fisco
se il beneficiario del reddito di cittadinanza non rispetta il regolare versamento dell’assegno dovuto all’ex coniuge.
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A ritenere il reddito di cittadinanza pignorabile è stato il Tribunale di Trani, secondo cui, chiamato ad esprimersi sul caso di una coppia divorziata in cui l’ex marito non versava l’assegno di mantenimento all’ex moglie, ha stabilito che, in virtù della lista dei crediti che non possono essere pignorati tra cui crediti alimentari e sussidi di grazia o di sostentamento a persone povere, il reddito di cittadinanza si può pignorare se deve essere usato per soddisfare i bisogni primari delle persone delle quali il titolare ha l’obbligo di prendersi cura, anche se non fa più parte dello stesso nucleo familiare.