La pratica dell’utero in affitto, o anche surrogazione di maternità o gestazione per altri, permette a chi non può avere figli naturalmente di averli. Ecco quanto costa e come funziona.
La surrogazione di maternità o maternità surrogata o gestazione per altri è una forma di procreazione assistita in cui una donna provvede alla gestazione per conto di una o più persone, che saranno il genitore o i genitori del nascituro. La pratica è anche comunemente detta utero in affitto e si verifica dopo la richiesta di una coppia o di una donna di portare in grembo per i nove mesi della gestazione il bambino e di partorirlo. Una volta nato, il bimbo sarà automaticamente affidato ai genitori che ne hanno fatto richiesta e la donna che lo ha partorito non ha più alcun diritto sul nascituro. Il ricorso a tale metodo viene solitamente sancito attraverso un contratto, in cui il futuro genitore o i futuri genitori e la gestante dettagliano il procedimento, le sue regole, le sue conseguenze, il contributo alle spese mediche della gestante e, solo in alcuni Paesi, l’eventuale retribuzione della gestante stessa per il servizio offerto.
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In Italia l’utero in affitto è illegale, così come in Francia ed altri Paesi. In Europa a vietare esplicitamente e in generale queste pratiche ci sono Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Malta, Portogallo, Spagna. In altri stati è proibito il pagamento esplicito: Danimarca, Irlanda, Ungheria, Grecia, Olanda. In Grecia e Olanda è facilitata la cosiddetta “gravidanza surrogata altruistica” che consente forme mascherate di pagamento. In Gran Bretagna, per esempio, la maternità surrogata è regolata dal 1985.
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La fecondazione può essere effettuata con spermatozoo (gamete) e ovuli sia della coppia sterile sia di donatori e donatrici attraverso concepimento in vitro. Nel corpo della donna è possibile impiantare sia ovuli e spermatozoi della coppia, sia quelli di donatori estranei se la coppia è sterile. Si parte dalla fecondazione in vitro con i gameti di genitori biologici e successivo trasferimento in utero dell’embrione; oppure dall’ovulo di una mamma biologica fecondato col seme di donatore eterologo; o ancora dal seme del padre biologico e ovocellula di donna estranea alla coppia che può corrispondere o meno a chi presta il proprio utero.
Circa i costi, è difficile fare delle stime molto precise ma, in linea di massima, i costi dell’utero in affitto nei paesi dell’est Europa sono più basi di quelli che si trovano in USA o Canada. Qui, infatti, sono migliori le garanzie igienico sanitarie. I costi si aggirano tra i 140mila euro. In Ucraina, il costo può essere di circa 29.000 euro; in Algeria 40.000. In India e Thailandia si scende a 10.000.
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