Massimo Moratti, imprenditore a capo dell’azienda petrolifera Saras, ha donato ai suoi dipendenti il suo stipendio di un anno.
Un gesto d’altruismo, quello di Massimo Moratti che ha deciso di donare il suo stipendio di un anno ai dipendenti in cassa integrazione. L’imprenditore, ex presidente dell’Inter e presidente dell’azienda di raffinazione petrolifera ha rinunciato al proprio compenso annuo, pari a circa 1,5 milioni di euro, per integrare lo stipendio dei dipendenti della sua azienda petrolifera, lo stabilimento Saras di Sarroch. La notizia del gesto è arrivata con una lettera:
“Vi ringrazio per i sacrifici che state facendo che, certamente, sono di grande aiuto per il superamento di un periodo difficile. Mi permetto, per questo di mettere a disposizione il mio emolumento annuo che almeno vi consentirà di alleviare, almeno in parte, il peso della cassa integrazione”, ha scritto Moratti.
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Nella raffineria Sarroch lavorano circa 1.300 dipendenti e, attualmente, i lavoratori sono in cassa integrazione due giorni al mese dal momento che, a fine ottobre del 2020, l’azienda ha adottato alcune misure per tenere sotto controllo i costi tra cui l’utilizzo di ammortizzatori sociali per il personale del gruppo. La cassa integrazione parziale ha reso possibile un contenimento degli impatti generati dalla crisi pandemica nel mercato di riferimento.
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Per i prossimi tre mesi, ogni dipendente riceverà un aumento in busta paga di 150 euro che permetterà di ammortizzare lo stipendio dei lavoratori, che altrimenti sarebbe stato ridotto a causa della cassa integrazione. “La famiglia Moratti – commenta Stefano Fais, rappresentante sindacale dell’azienda, dimostra ancora una volta vicinanza ai suoi dipendenti. Non ho mai visto un’iniziativa simile in alcuna realtà imprenditoriale della Sardegna”.
Secondo la classifica 2020 di Forbes, al momento Massimo Moratti avrebbe un patrimonio personale pari a 1,4 miliardi di dollari, tanto da essere la 27° persona più ricca d’Italia e la 1.513° considerando tutto il mondo. L’azienda di famiglia, nel 2018, ha registrato un fatturato pari a 10,4 miliardi, per un utile netto di 140,4 milioni.