L’operazione “Vida Loca” su un traffico internazionale di droga ha scovato un uomo, narcotrafficante, non residente sul suolo italiano ma beneficiario del reddito di cittadinanza.
Un narcotrafficante con il reddito di cittadinanza. Strano, vero? E invece è quanto accaduto ad un uomo, di nazionalità argentina, compagno di altri cinque coinvolti in un’indagine sul traffico di droga verso l’Italia. Un traffico internazionale di droga finito con sei persone arrestate e 19 kg di cocaina sotto sequestro, portata avanti dalla Guardia di Finanza di Varese. L’uomo, ritenuto il referente italiano dell’organizzazione, percepiva il reddito di cittadinanza nonostante lo spaccio e il traffico di droga le sia valso ben 3 milioni di euro. A destare più scalpore il fatto che l’uomo non era presente sul suolo italiano da mesi. Secondo quanto trapelato dall’indagine, la cocaina veniva rivenduta nelle piazze lombarde ma anche portata a Siena.
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A dare il via alle indagini è stato l’arresto di un trentacinquenne messicano, sbarcato da Cancun con 9,2 kg di cocaina in valigia, fermato all’aeroporto di Malpensa subito dopo lo sbarco. In manette il primo corriere, questo faceva parte di un gruppo di sei spacciatori raggiunti da una misura cautelare emessa dal gip di Busto Arsizio. Così, le Fiamme gialle hanno ricostruito contatti e relazioni del gruppo criminale. Successivamente la Guardia di Finanza ha arrestato due corrieri “ovulatori” sequestrando 10 kg di cocaina. A gestire il traffico era un latitante argentino dall’estero.
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L’operazione, denominata “Vida Loca”, è stata condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese che hanno sequestrato oltre 19 kg di cocaina purissima per un valore “al dettaglio” di circa 3,2 milioni di euro. Proprio le attività delle Fiamme Gialle hanno individuato anche un cittadino di nazionalità argentina, non presente sul territorio nazionale, latitante e già destinatario di un provvedimento di cattura internazionale, beneficiario del reddito di cittadinanza. Nei confronti dello straniero, il Gip del Tribunale di Busto Arsizio ha disposto, la custodia cautelare, il sequestro dei conti correnti e la sospensione del sussidio assistenziale.
“Con l’approfondimento, in ottica trasversale ai compiti istituzionali del Corpo, degli elementi acquisiti nell’esecuzione dell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali e del decreto di sequestro preventivo, il Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa ha appurato altresì che l’arrestato risultava essere percettore del reddito di cittadinanza”, si legge in un documento trapelato a Il Giornale. I Finanzieri hanno notiziato l’Autorità giudiziaria presso il Tribunale di Busto ed attivato la procedura per la sospensione dell’erogazione del predetto beneficio.