Una procedura truffaldina permette ai furbetti del Reddito di percepire il sussidio italiano e anche quello all’estero. Ecco come.
Come fare per percepire il Reddito di cittadinanza, due volte? Dietro la misura, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, si nascondono moltissime truffe e i furbetti, purtroppo, continuano ad aumentare. Proprio la Guardia di Finanza, sta portando avanti diverse indagini su quella che è stata definita “cittadinanza fantasma” e che si concentra proprio sugli stranieri che percepiscono il sussidio di Stato. Le Fiamme Gialle, in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, verifica i tempi di rilascio dei codici fiscali agli stranieri e trasferisce poi le pratiche a rischio all’Inps dove verranno rintracciati gli eventuali patronati che hanno inoltrato le istanze e quantificate le elargizioni per le quali verrà chiesto il blocco.
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Per avere accesso al reddito bisogna essere residenti in Italia da almeno 10 anni, avere un reddito entro certe soglie, non avere condanne penali, non avere beni di valore ad elevata capacità contributiva. L’ultima indagine in ordine di tempo vede nel mirino un migliaio di persone tra Sicilia e Belgio che beneficiano del reddito di cittadinanza in Italia e della disoccupazione all’estero potendo così contare su un doppio assegno che pesa, all’Italia, ben dieci milioni di euro.
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Ecco come
Le regioni ad approfittare del doppio sussidio sarebbero la Sicilia, la Campania, la Puglia e la Sardegna. Chi risiede in Italia non può dunque risiedere, contestualmente, in un altro Paese e, per chi si trasferisce all’estero, vige infatti l’ obbligo ad iscrivere la propria residenza all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, che comporta la cancellazione della residenza nel Comune italiano. Eppure, quest’ultimo passaggio è rimesso a una dichiarazione volontaria, non soggetta a controlli e il suo inadempimento non comporta sanzioni. Il meccanismo di truffa prevede che, i furbi di turno, registrino la residenza nel Belgio, senza comunicarlo all’Aire, dando prova in Italia del basso introiti. A Bruxelles, fino a 1.300 euro al mese sono garantiti a titolo di indennità statale e questa cifra va ad aggiungersi al reddito di cittadinanza italiano.