Il problema del bullismo e del cyberbullismo colpisce tutte le parti in causa. Sia le vittime, che i carnefici, che i genitori di questi ultimi in caso di minorenni. Ecco come e quanto.
Il problema del bullismo esiste praticamente da sempre. La difinizione generale del fenomeno è quella di un comportamento violento e vessatorio intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, perdurante nel tempo da un individuo verso persone considerate bersagli facili e incapaci di difendersi dal responsabile di tale comportamento. Il bullismo è solitamente circoscritto agli ambienti scolastici di ragazzini, soprattutto minori. Il bullismo è la base su cui si poggiano altri comportamenti vessatori e violenti in altri ambiti sociali, come il mobbing sul posto di lavoro o il nonnismo nell’ambito delle forze armate.
Leggi anche: Finalmente niente più code infinite alla poste, ecco come si fa da casa
Con l’avvento delle nuove comunicazioni e del web 2.0 le forme di bullismo si sono evolute in quello che viene definito cyberbullismo, ovvero approtare lo stesso comportamento violento e vessatorio con l’ausilio di strumenti informatici: social network, app ti messaggistica istantanea, ecc, utilizzate recare violenza e/o ricatti verso una vittima per metterla in uno stato di sottomissione. A seconda delle dinamiche con cui viene messa in atto la pratica del bullismo, i reati di riferimento possono essere molteplici: percosse, molestie, danneggiamento delle cose, ingiuria, diffamazione, atti persecutori, ecc. Questi reati possono essere denunciati alle forze dell’ordine con annessa richiesta di agire penalmente contro il responsabile, quindi querelarlo. Il procedimento penale può concludersi con la condanna alla reclusione del colpevole o al pagamento di una pena pecuniaria o di sanzioni. Per le responsabilità penali verso colpevoli minori di 18 anni serve fare una distinzione tra minori di 14 anni e di età compresa tra 14 e 17 anni. Nel primo caso, il minore non è mai imputabile penalmente, nel secondo caso il colpevole può essere riconosciuto come socialmente pericoloso e destinato a misure di sicurezza come il riformatorio o la libertà vigilata.
Leggi anche: Bonus asilo fino a 3 mila euro, hai tempo fino a dicembre per chiederlo
Per quanto riguarda i genitori del colpevole, questi possono essere responsabili civili. Visto che è responsabilità dei genitori sorvegiare adeguatamente sulla condotta dei propri figli minorenni ed evitare di compiano illeciti, questi sono comunque ritenuti responsabili in parte delle azioni del figlio. Se i genitori non dimostrano di non aver potuto oggettivamente impedire il fatto, sono ritenuti responsabili.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…