ING Direct ha addebitato cifre incredibili sui conti correnti dei clienti, che sono andato in super rosso: ecco cosa ha provocato il clamoroso errore.
Il panico è letteralmente esploso tra i correntisti, con alcuni che si sono trovati in debito di 300 milioni di euro. tutto questo è accaduto ai primi di settembre e ovviamente è stato causato da problemi tecnici, gravi, che hanno fatto impazzire il sistema informatico per diverse ore. Ma cosa ha provocato questo rosso da parecchi zero e cosa è accaduto?
I clienti si sono accorti di quanto stava accadendo grazie al servizio di Alert, una notifica push che arriva tramite email e messaggio SMS. Mentre il primo è gratuito il secondo costa 20 centesimi per il conto corrente e 10 per la carta di credito. Il problema è nato qui, perché il primo giorno del mese il sistema è impazzito e molti clienti si sono ritrovati a pagare questo servizio ben 234 milioni di euro.
Ovviamente è immediatamente esploso il panico e le proteste si sono allargate a tutta la rete, perché ovviamente i conti si sono immediatamente bloccati a causa della forte passività.
ING impazzita porta a 300 milioni di passivo alcuni conti: ecco come ha risposto
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ING, una volta compreso l’errore, ha subito inviato un messaggio a tutti i clienti coinvolti con questo testo: Errore tecnico risolto, ci scusiamo. Per un errore tecnico, l’addebito del servizio sms alert che potresti aver visualizzato ieri aveva qualche zero di troppo e il tuo saldo era di conseguenza in negativo. Ci scusiamo per il disagio. L’anomalia è stata risolta dai nostri tecnici in poche ore e tutto è tornato a posto.
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Questo evento, per fortuna risolto bene, ma fa comprendere come è bene sempre prestare attenzione al proprio conto corrente, già di per se attaccato spesso da truffe come phishing, smishing e spoofing. Per questo in generale non bisogna mai rispondere né a email né a SMS. perché si tratta nella quasi totalità delle volte di un tentativo di accesso di malintenzionati. Ogni volta che si hanno dubbi conviene sempre chiamare il numero verde dell’Istituto, per essere certi della provenienza del messaggio.