La donazione di sangue in Italia è una pratica piuttosto diffusa e su base volontaria, a differenza di altri paesi. Tuttavia il business che c’è dietro vale molti soldi.
Differentemente da altri paesi nel mondo, come gli USA, in Italia la vendita del proprio sangue è vietata dalla legge ed è una pratica che non vien utilizzata. Viceversa, esiste la donazione volontaria, su cui si basa quasi del tutto la raccolta di sangue per le trasfuzioni nel nostro paese. Non tutti sanno però che gli investimenti e il giro d’affari che sta dietro alle trasfuzioni di sangue vale moltissimi soldi, già con una singola trasfuzione si raggiunge la cifra di 400 euro tra costo dei macchinari, delle attrezzature e del materiale. Questo giro d’affari in Italia è esclusivamente pubblico e per questo controllato e tracciato.
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In paesi dove la vendita di sangue è legittima, come Stati Uniti, Germania, Austria o Rep. Ceca, il sangue è un prodotto commerciale come tanti altri, che le case farmaceutiche possono acquistare e rivendere o lavorarlo per farne dei medicinali, gli emoderivati. In Italia la questione è diversa. Essendo il sangue affare pubblico, la proprietà è delle Regioni, che possono scambiarselo tra di loro a seconda delle necessità degli ospedali, con un tariffario preciso approvato dal Ministero della Salute. Per le Regioni una sacca di globuli rossi vale 181 euro, di plasma 171 euro, di piastrine il prezzo varia da 19 a 418 euro, di linfociti 478 euro. Il prezzo sale se ci sono in ballo cellule staminali da eferisi, in quel caso il prezzo sale a 668 euro ad unità.
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Le spese poi devono contare i rimborsi per le associazioni che si occupano della raccolta di sangue: Avis, Croce Rossa, Fratres e Fidas, per esempio. Anche in questo caso esiste un tariffario approvato: 61,50 euro per il una sacca di sangue e 70,75 per il plasma. Il percorso del sangue dal donatore al ricevitore è molto lungo, ma interamente tracciabile. Innanzi tutto, dopo essere stato estratto, il sangue viene analizzato in modo da individuare il gruppo sanguigno e controllare che sia sicuro per la trasfuzione (i risultati vengono detti al donatore, quindi è anche un buon modo per fare le analisi del sangue gratuitamente). In seguito il sangue viene sottoposto a centrifuga per separare ogni sua componente, che verranno poi sistemate in appositi contenitori. Le parti possono vengono conservate in maniera diversa: il plasma, se congelato immediatamente in freezer, puù durare anche 2 anni, i globuli rossi devono essere utilizzati entro 42 giorni, mentre le piastrine entro 5 giorni.
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