Quale è il termine massimo per pagare le bollette? Come contestare eventuali errori per evitare il distacco della corrente elettrica.
Ovviamente c’è il rischio che la corrente elettrica venga staccata, ma non nell’immediato, perché il fornitore opererà per gradi. Il primo passaggio sarà la diffida al cliente, a cui seguirà l’abbassamento della tensione e poi la sospensione. Non pensiate che sia un evento raro, visto che questo evento colpisce fino ad un milione di famiglie italiane.
Uno dei modi per evitare il distacco è sfruttare il cambio di operatore: in caso di minaccia di distacco è possibile cambiare fornitore grazie alle varie offerte oggi disponibili anche su web, ma non sempre si riescono a trovare offerte vantaggiose per farlo.
Il primo passo fondamentale è essere puntuali nel pagamento delle bollette, rispettando la scadenza prevista in bolletta. Nel caso in cui non ci siano i soldi l’Autorità Garante ha stabilito che questa va pagata comunque entro i venti giorni dopo la scadenza, prima che si metta in moto tutto il meccanismo. Nel caso di una cifra molto onerosa è possibile chiedere la rateizzazione e ovviamente chi rispetta le scadenza non rischia nulla.
In caso di ritardo di pagamento si diventa morosi, con tutto quelle che ne segue. Infatti si riceveranno gli interessi annuali, pari al tasso ufficiale comunicato dal Ministero aumentato del 3,5%, oltre i costi dei solleciti e delle raccomandate. Non è ammesa la richeista di risarcimento per ulteriori danni provocati con la morosità alla compagnia della luce.
Bolletta elettrica, dopo quanto staccano la corrente
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Per interrompere la fornitura di corrente elettrica serve comunque un avviso per consentire all’utente di prendere le giuste contromisure, a meno che non ci sia in presenza di un furto di energia elettrica. Servirà prima una raccomandata a cui, in caso di mancata risposta, potrà seguire il calo di potenza della corrente. Dopo questo passaggio, infine, ci sarà la sospensione del servizio.
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L’avviso bonario arriva informalmente, spesso anche nella bolletta successiva o con un SMS. In caso di mancato pagamento segue la diffida per mezzo raccomandata, con indicato l’obbligo di pagamento entro una certa data, a cui farà seguito una riduzione del 15% della potenza elettrica. Una volta scaduti i 15 giorni dal calo di potenza, l’utenza sarà poi sospesa, ma quest’ultimo passaggio si può bloccare contestestando la procedura.