La nuova riforma fiscale sarà piena di novità: su tutte, spiccano la riforma del mattone ed una progressiva estensione della fatturazione elettronica.
Dunque la riforma fiscale conterrà diverse novità, ma su tutte spiccano sia la revisione del catasto che l’obbligo di fatturazione elettronica per le categorie esentate fino a questo momento, una Irpef rivista e il definitivo addio all’Irap.
L’obiettivo è di arrivare al più presto al disegno di legge delega sul nuovo fisco, ma tra i partiti è aperto lo scontro sul capitolo fiscale e quindi è ancora da vedere quando potrebbero essere introdotti questi cambiamenti. Quella che genera maggiori polemiche è la riforma del catasto, che riguarderà milioni di italiani, proprietari di mattone, avversa a buona parte della maggioranza. L’Italia su questo sta subendo la pressione di molto organismi internazionali, tra cui la Commissione europea e l’Ocse e, secondo un membro della maggioranza il documento delle commissioni non suggerisce la revisione del Catasto ma nemmeno la stoppa perché l’accordo ha semplicemente deciso di ignorare il tema.
Perché mettere mano al catasto? Perché c’è l’esigenza di affrontare i problemi di equità di un sistema che continua a trattare gli immobili di pregio delle zone centrali delle città in maniera diversa di case che hanno un minore valore effettivo ma sono più recenti e quindi con una rendita più vicina alla realtà, rispetto al mercato. La riforma prevede un riordino degli immobili distinti tra ordinari e speciali, con un capitolo separato per quelli che ricadono in quelli coperti dai beni culturali
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Il nuovo passaggio ragionerà non più per vano, ma per metri quadrati, che sarà l’unità di misura che valuterà il valore patrimoniale. Il processo riguarderà una stima degli immobili ordinari, specificando i criteri di calcolo della superficie dell’unità immobliare, mentre per quelli che saranno denominati speciali potrebbero entrare in gioco altre variabili, con funzioni statistiche per determinare il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale.
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L’iter parlamentare e governativo si preannuncia complesso e le possibilità di successo non sono scontate perché si basano sulle sinergie tra Agenzia delle Entrate e Comuni per la determinazione dei nuovi valori catastali dei beni e del loro aggiornamento periodico.
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