C’è ancora dibattito dopo quasi trent’anni sui criteri per l’assegnazione del bonus prima casa. Specialmente per quanto concenrne il possesso di un immobile non idoneo ad essere abitato.
Da quasi trent’anni il bonus prima casa permette a chi ancora non possiede un’abitazione di acquistarne una a prezzo agevolato. La restrizione per accedere a questo bonus è, appunto, il non possedere già un’abitazione nello stesso Comune in cui si intende fare l’acquisto e non deve avere un’altra abitazione in tutto il territorio nazionale acquistata col medesimo bonus. Soddisfatti questi requisiti si può accedere a un bonus di agevolazione dell’acquisto della prima casa. C’è tuttavia dibattito per quanto riguarda il possesso di immobili che non siano abitazioni.
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Come detto, il bonus è ottenibile se non si possiedono altre abitazioni nel Comune in cui si vuole fare l’acquisto. Per abitazione si intenderebbe un’unità immobiliare idonea ad essere abitata, quindi cosa succede se una persona volesse sfruttare il bonus, ma possedesse già un immobile non idoneo all’essere abitato? La diatriba è tutt’ora aperta. Per l’Agenzia delle entrate il ricorso al bonus in questo caso sarebbe da bocciare, ma la Corte di Cassazione, seppur con molti dubbi, il possesso di un’immobile non idoneo ad essere abitato non rappresenta un ostacolo per l’acquisizione del bonus. La questione è ancora causa di fratture perché se è vero che il bonus dovrebbe privilegiare chi non ha un’abitazione propria, è anche vero che chi possiede un immobile non adatto ad essere abitato è considerato come sprovvisto di una abitazione.
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Quindi quali sono in casi in cui una persona non può usufruire del bonus prima casa? Le uniche cose da tenere di conto sarebbero proprio quelle già dette: nessuna abitazione nello stesso Comune e nessuna altra abitazione sul suolo nazionale acquistata con lo stesso bonus. C’è però una aggiunta per quanto riguarda la nuda proprietà. Nel secondo caso di non compatibilità del bonus, quello riguardando il non aver mai acquistato con lo stesso bonus un’altra abitazione, viene considerata non solo la possedenza di un diritto di proprietà piena, ma anche la prepossidenza di un diritto di proprietà nuda.