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Cosa può fare l’automobilista per sapere se ha delle multe da pagare

Published by
Riccardo Magliano

Può capitare a tutti che si rimandi il pagamento di una multa, poi, per dimenticanza o distrazione si finisce per dimenticarla e intanto il pagamento continua a salire. Ecco come fare il punto della situazione.

Pagare immediatamente le multe auto è sempre la scelta migliore. Innanzi tutto non si rischiano aumenti dell’importo per mora, poi si evita il rischio di dimenticare di pagare la multa, perdere la multa stessa e col tempo accumulare sempre più interessi su quell’infrazione che presto si tramutano in una cartella esattoriale nelle mani del Fisco. Per questo è sempre meglio regolare il prima possibile la propria posizione, ma per farlo serve sapere di essere in difetto. Nel caso in cui non ci si ricordi di una multa arretrata da pagare o si voglia soltato stare tranquilli, è possibile controllare quale sia la nostra posizione rispetto alle multe stradali.

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Prima di tutto serve sapere che non esiste un archivio apposito per sapere se su un automobilista pende una multa o meno. Non è possibile neanche chiedere alle autorità perché si dovrebbe sapere chi ha fatto la multa. Se magari chiedessimo informazioni alla polizia municipale, potrebbe essere che ci dicano che la nostra situazione è in regola, quando in realtà una multa ci è stata fatta dai carabinieri. Per sapere se effettivamente penda una multa sulla nostra testa è necessario fare richiesta di estratto conto all’Agenzia delle Entrate, oppure consultare la piattaforma online.

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Dopo aver preso nota della multa presa, l’automobilista ha due modi per opporsi alla multa nel 2021, sempre che non l’abbia già pagata. La prima è fare appello al prefetto entro 60 giorni, che può imporre il versamento di una somma non inferiore al doppio del minimo per ogni violazione. La seconda è appellarsi a un giudice di pace entro 30 giorni, egli può prevedere una sanzione compresa tra il minimo e il massimo stabilito dalla legge per la violazione accertata. Entro 120 giorni dalla richiesta, il prefetto può decidere di respingere il ricorso ed emettere ingiunzione di pagamento. L’automobilista deve pagare l’importo della multa raddoppiato e sostenere le spese del procedimento.

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