Non buttate via tutti i cibi scaduti, alcuni si possono consumare anche a settimane di distanza se si sono conservati correttamente.
Si tratta di un evento capitato a tutti noi. Acquistiamo alimenti di diverso genere, magari li riponiamo dentro gli scaffali in cucina dimenticandocene per mesi. Quando poi li ritroviamo o ci ricordiamo di averli comprati arriva l’amara sorpresa: oramai sono scaduti e non più utilizzabili. Si tratta di un triplice spreco: economico, visto che abbiamo speso soldi per comprarli, ambientale, dovranno essere poi buttati con tutto quello che ne segue e anche di spreco energetico, visto che l’industria della trasformazione alimentare ha dovuto prepararlo e confezionarlo.
Per fortuna non tutti i cibi devono essere buttati alla scadenza. Va infatti letta con attenzione l’etichetta, che può fare la differenza per decidere se consumarlo o meno. infatti nel caso in cui ci troviamo di fronte la scritta “da consumarsi entro“, purtroppo dobbiamo prendere l’alimento e buttarlo via, così da evitare rischi alla salute. Ma nel caso in cui ci sia stampata la scritta “Da consumarsi preferibilmente entro“, tutto allora cambia. Infatti in questo caso c’è una indicazione di massima, che spiega come alcune caratteristiche organolettiche dell’alimento si perdano, ma rimane comunque mangiabile senza problemi.
Cibi consumabili dopo la scadenza: quanti sono!
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Cosa si può conservare oltre la scadenza dunque?
Patatine. Grazie alla quantità esagerata di sale che contengono possono essere tranquillamente consumate oltre la scadenza. Ketchup e altre salse simili si possono conservare anche un anno dopo la scadenza, ovviamente confezionati e conservati in luogo fresco (anche in frigorifero). Cioccolato. Grazie alla presenza di zucchero si può consumare ben oltre la data impressa sulla confezione. Yogurt. Può sembrare strano ma perfino questo prodotto ha 6 settimane di vita in più rispetto alla data di scadenza, il problema però è che i fermenti lattici a quel punto avranno perso completamente la loro efficacia.
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Latte. Finché non emana cattivo odore o appare grumoso o condensato può essere tranquillamente consumato. Formaggio a pasta dura o stagionato. Se appare un po’ di muffa basta togliere la parte in cui è comparsa e consumare il resto. Non tutti sarebbero però concordi con questa teoria. C’è chi invece ritiene che in qualche modo passi anche al resto del formaggio. Pane. Anche qui attenzione solo alla muffa, in questo caso il pane è da buttare altrimenti, anche se secco, basta riscaldarlo un po’ o grattarlo per aggiungerlo ad altre preparazioni. Uova. C’è un rimedio della nonna che permette di capire se sono ancora buone: basta immergerle nell’acqua. Galleggiano? Vanno buttate. Affondano? Sono ancora buone. Riso. Un altro alimento che può durare molto tempo, addirittura anni dopo la data di scadenza. Non quello integrale però, che irrancidisce facilmente. Frutta e verdura. Se ben conservate e visibilmente sane e ancora croccanti, si possono ovviamente consumare anche oltre la scadenza.