La guida dell’AIRC per aiutarti a riconoscere i sintomi sospetti che potrebbero indicare la presenza di un cancro.
La salute è importante e tenere sotto controllo i sintomi del nostro corpo può essere un modo per prevenire in tempo alcune patologie, prima che sia troppo tardi. Purtroppo, nonostante i progressi della ricerca nel campo medico, ogni giorno in Italia si diagnosticano più di 1.000 nuovi casi di cancro. Si stima che nel nostro Paese vi siano nel corso dell’anno circa 377.000 nuove diagnosi di tumore, di cui 195.000 fra gli uomini e 182.000 fra le donne. A dirlo sono i dati relativi al 2020 derivanti dalla collaborazione tra AIOM, l’Associazione italiana di oncologia medica; AIRTUM, l’Associazione italiana registri tumori; la Fondazione AIOM e PASSI, Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia. Si sottolinea come l’incidenza dei tumori nel periodo 2008-2016 sia in aumento tra le donne (+1,3 per cento per anno dal 2008) e sostanzialmente stabile tra gli uomini.
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Secondo i dati dell’AIRC, considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute non melanomi, i tumori in assoluto più frequenti sono quelli della mammella e del colon retto, seguiti da quello del polmone e da quello della prostata. Ed è proprio l’AIRC a fornire una guida sulla prevenzione per riconoscere subito i segnali che possono essere spia di un cancro.
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Tra i segnali localizzati, uno dei primi allarmi può venire da noduli o rigonfiamenti, ma anche arrossamenti o rigonfiamenti cutanei, come linfonodi ingrossati che tendono ad aumentare nel tempo. Attenzione anche ai nei, specialmente se prudono, sanguinano, aumentano rapidamente di dimensione o cambiano forma e colore nel giro di settimane o mesi. Lesioni come vesciche o ulcere possono essere una spia di allarme. L’AIRC inserisce tra i sintomi da monitorare anche disturbi comuni come la tosse o l’abbassamento della voce; difficoltà a deglutire; difficoltà a urinare; difficoltà a respirare; sanguinamenti; disturbi intestinali.
L’AIRC consiglia di prestare particolarmente attenzione alla perdita di peso involontaria. “Se però il dimagrimento è significativo e non si può spiegare con un cambiamento degli stili di vita, è bene escludere che a provocarlo sia una malattia, non necessariamente tumorale. È consigliabile parlarne con il proprio medico, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno perdita di appetito, per tutti o per determinati alimenti. Con il medico sarà eventualmente possibile capire meglio il problema”, si legge nella guida.
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Tra gli altri sintomi da monitorare ci sono:
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