Mutuo+per+la+prima+casa%3A+ecco+i+calcoli+che+devi+fare+al+momento+di+scegliere
missionerisparmioit
/2021/09/07/mutuo-per-la-prima-casa-ecco-i-calcoli-che-devi-fare-al-momento-di-scegliere/amp/
News

Mutuo per la prima casa: ecco i calcoli che devi fare al momento di scegliere

Published by
Libero Ramati

La difficile decisione per il mutuo della prima casa: ecco qualche piccolo consiglio per scegliere tra il tasso fisso e quello variabile.

Si tratta di una delle decisioni più difficili di una vita, perché probabilmente il mutuo potrebbe durare più del matrimonio, visto che si tratta di interessi che si dovrà restituire nel corso di diversi anni, tanto più se il richiedente è molto giovane. Questa scelta diventa quindi fondamentale, anche e soprattutto dopo le misure di sostegno rivolte agli under 36 emerse nell’ultimo decreto.

Con il tasso fisso di accensione del mutuo viene deciso in partenza quale sarà all’ammontare degli interessi che si dovranno ripagare nel corso degli anni e questa cifra non subirà alcuna modifica per tutto il periodo di pagamento: al momento della firma sarà possibile  conoscere la durata esatta e l’ammontare totale della cifra. Ad esempio, nel caso di una richiesta di copertura dell’80% dell’ammontare complessivo per l’acquisto dell’immobile da restituire in 30 anni per un valore di 200mila euro e uno stipendio di 1300 euro, ci si troverà a pagare in media 518,31 euro mensili. Al termine dei trenta anni sarà restituito quindi una cifra di 186591 euro, 25500 euro in più, calcolando un tasso fisso all’1,05%, si parla di tasso finito, con un Taeg all’1,13%.

Questo è il caso in cui il mutuario sceglie il tasso fisso all’atto di acquisto e quindi conosce alla perfezione l’ammontare del prestito erogato.

Acquisto della prima casa: tasso fisso o variabile?

LEGGI ANCHE: La Guardia di Finanza non può più sanzionarti se esci da un negozio dopo un acquisto e sei senza scontrino

Con il tasso variabile invece, la cifra da pagare varia in funzione dei tassi di mercato. Quando questi diminuiscono  la rata si abbasserà, mentre al contrario il mutuo aumenterà, a meno che non siano state incluse nel contratto delle clausole di salvaguardia. Un esempio è l’inserimento di un Cap, di un limite massimo oltre il quale il tasso non può andare.

LEGGI ANCHE: Imposta sui rifiuti non pagata, se l’importo è troppo alto la responsabilità è penale

C’è un alternativa, quella del mutuo a rata costante, che non varierà nel corso di tutta la durata, che varierà in funzione proprio dei tassi. Sempre nell’ipotesi di un immobile da 200mila euro con copertura dell’80% e 160mila euro da restituire in 30 anni, con il tasso variabile classico oggi la rata è di 471,72 euro, con quello con il Cap ci sarà un arata di 505 euro, mentre con il rata costante il prezzo sarà lo stesso, salvaguardando la clausola temporale.

 

Recent Posts

Pensioni, come calcolare i prossimi aumenti

Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…

1 anno ago

Rottamazione fiscale, attenzione al modulo da usare

Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…

1 anno ago

Passaporti, come devi sapere quest’anno prima di partire per le vacanze

Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…

1 anno ago

Pensioni d’invalidità, a luglio c’è l’aumento

Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…

1 anno ago

L’inflazione continua a far danni: cosa accade alle Pensioni

L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…

1 anno ago

Scadenza fiscale del 30 giugno: a chi interessa e perché è importante

La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…

1 anno ago