Bonus acqua e bonus idrico sono due agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio 2021 create per agevolare il passaggio delle persone a uno stile di vita più sostenibile.
Bonus acqua e bonus idrico, nonostante si occupino entrami di acqua, sono due bonus diversi, entrami pensati per aiutare l’ambiente. Il bonus acqua punta a introdurre incentivi per limitare e ottimizzare l’utilizzo di bottiglie di plastica, mentre il bonus idrico avvantaggia chi vuole attrezzare la propria casa con nuovi apparecchi. In entrambi i casi non vi sono limiti di Isee.
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Il bonus acqua potabile è un credito d’imposta del 50% sulle spese per acquisto e installazione di sistemi per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo delle bottiglie di plastica, effettuati tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021. Si fa riferimento a sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica alimentare. Il bonus può essere richiesto sia da privati che da aziende, con un tetto massimo di spesa di 1.000 euro per ogni abitazione e di 5.000 euro per immobili adibiti ad attività commerciali o istituzionale, per chi esercita attività d’impresa, arti o professioni e per gli enti non commerciali. Le spese devono essere documentate tramite fattura elettronica o documento commerciale e deve essere sempre indicato il codice fiscale del beneficiario. Per quanto concerne i privati, il pagamento deve essere tracciabile. L’importo deve essere comunicato tra il 1 e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello dell’acquisto sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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Il bonus idrico è invece inteso con l’obbiettivo di risparmiare sulle risorse idriche. Il bonus consiste in 1.000 euro di incentivo per lavori in casa che mirino a:
- Sostituire vecchi rubinetti;
- Sostituire sanitari in ceramica;
- Sostituire soffioni o colonne della doccia.
Gli apparecchi sopracitati per permettere di accedere al bonus, devono essere a scarico ridotto o a flusso d’acqua limitato. Il bonus è utilizzabile fino al 31 dicembre 2021 per le spese di fornitura e messa in opera degli apparecchi, compresi quindi i costi di acquisto e di installazione. I sanitari in questione devono avere un volume di scarico pari o inferiore a 6 litri, così come gli apparecchi per bagno e cucina e i soffioni per la doccia.