L’Agenzia delle Entrate sta per rottamare tutti i debiti contratti dai contribuenti nella decade 2000-2010 inferiori ai 5.000 euro. Ecco come scoprire se si è tra questi.
Sono quasi 2 milioni le cartelle esattoriali che l’Agenzia delle Entrate rottamerà a partire dal 30 settembre. Per tutto il mese di ottobre il Fisco provvederà a eliminare i debiti inferiori ai 5.000 euro a tutte quelle persone fisiche o imprese che nell’anno 2019 hanno avuto un reddito inferiore ai 30.000 euro, compresi pagamenti arretrati e non effettuati di bollo auto e multe. Questa misura ha due funzioni: la prima è aiutare le persone colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia di Covid-19, la seconda è aiutare l’Agenzia delle Entrate a snellire il carico di milioni e milioni di cartelle esattoriali che si accumulano ogni anno in attesa di pagamento, contribuendo ai sempre verdi rallentamenti burocratici.
Leggi anche: Caldaia di casa, quando sei obbligato a cambiarla
Il procedimento sarà fatto in maniera automatica dal Fisco, senza che il contribuente stesso debba fare niente, perciò la domanda sorge spontanea: come posso capire che un mio debito con il Fisco è stato annullato? Visto che la misura potrebbe coinvolgere un po’ tutti e non è prevista alcuna comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, la curiosità è legittima, e c’è un modo per sapere se il proprio debito col Fisco è stato annullato e possiamo toglierci dalla testa un’inutile preoccupazione. C’è infatti la possibilità di accedere all’area personale del portale dell’Agenzia delle Entrate, dove sono sempre indicato in dettaglio le cartelle rottamate.
Leggi anche: Cashback, se non arriva il bonifico devi rassegnarti, ecco perché
Quindi, nonostante non si riceva alcuna comunicazione da parte del Fisco, è comunque possibile, sapendo della rottamazione, scoprire autonomamente se si rientra o no tra i debitori graziati da questa ondata di rottamazioni di cartelle esattoriali. Per i contribuenti significa non doversi più preoccupare di debiti passati, come il mancato pagamento di un vecchio bollo auto o di una multa arretrata, che nel tempo diventano costi importanti che pesano sul bilancio familiare. Specie alla luce della recente crisi. In caso non siate ancora in possesso di una Spid, Cie o Cns per accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate e siate comunque interessati alla vostra posizione rispetto al pagamento del bollo auto, potete contattare direttamente gli enti locali di competenza. Il bollo auto, infatti, è un’imposta comunale e l’Agenzia delle Entrate è tenuta a comunicare agli uffici dei comuni la situazione delle cartelle esattoriali rottamate. Presso quegli uffici potrete ottenere tutte le informazioni che vi servono.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…