Cambiamenti per quanto riguarda le dilazioni e la rateizzazione del pagamento dei debiti. L’Agenzia delle Entrate Riscossione spiega i nuovi meccanismi.
La pandemia di Covid-19 ha costretto l’Agenzia delle Entrate a cambiare più volte direzione i merito a come gestire le cartelle esattoriali e i debiti in generale. Ne è un esempio la grande rottamazione delle cartelle arretrate di ottobre, ma anche questo allargamento delle maglie sulla rateizzazione dei debiti verso il Fisco. L’Agenzia delle Entrate Riscossioni ha infatti diffuso una nota riguardante la possibilità di pagare a rate un debito con il Fisco anche se si è superata la data di decadenza del beneficio, ma solo se la decadenza è avvenuta prima dell’inizio della pandemia. Queste modifiche servono appunto per aiutare i debitori che si sono trovati in difficoltà con i pagamenti a causa delle complicazioni sopraggiunte con la pandemia.
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I contribuenti che hanno beneficiato della sospensione del versamento delle cartelle fiscali potranno quindi chiedere la rateizzazione del debito. Inoltra anche chi è decaduto da una precedente rateizzazione prima della fase emergenziale può presentare una richiesta di dilazione, senza il vincolo del versamento delle rate scadute. La nota dell’Agenzia delle Entrate Riscossione spiega che la stessa possibilità viene estesa anche a coloro che al 31 dicembre 2019 erano decaduti dalle definizioni agevolate e che possono, quindi, rateizzare le somme ancora dovute. La nuova normativa prevede di avvalersi della definizione rateale scegliendo questa opzione entro il 31 dicembre 2021.
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Per le richieste presentate entro il 31 dicembre 2021, il decreto ristori ha elevato da 60.000 a 100.000 euro la soglia di debito per la quale basta una semplice domanda, senza la necessità di dover presentare la documentazione che attesti lo stato di difficoltà economica per ottenere l’ammissione automatica alla dilazione ordinaria fino a 6 anni. I funzionari del Fisco invitano alla massima attenzione i contribuenti prima di disporre i pagamenti, sottolineando come sia necessario prestare particolare attenzione al calcolo preciso delle rate che non sono state pagate durante il periodo di sospensione in vista delle scadenze di pagamento di fine settembre. Occorre quindi provvedere al saldo di quelle che consentono di non superare il limite consentito di 10 rate per rimanere in regola con la rateizzazione. L’Agenzia delle Entrate Riscossione inoltre ricorda di prediligere pagamenti elettronici piuttosto che in contanti.
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