Conto+corrente+cointestato%2C+perch%C3%A9+potrebbe+essere+un+modo+per+tenere+il+Fisco+fuori+dalla+porta
missionerisparmioit
/2021/09/05/conto-corrente-cointestato-perche-potrebbe-essere-un-modo-per-tenere-il-fisco-fuori-dalla-porta/amp/
Fisco

Conto corrente cointestato, perché potrebbe essere un modo per tenere il Fisco fuori dalla porta

Published by
Riccardo Magliano

Una sentenza delle Corte di Cassazione potrebbe aver permesso agli imprenditori di evadere, almeno in parte, i controlli del Fisco sui loro conti correnti.

I controlli dell’Agenzia delle Entrate sul conto corrente di un imprenditore partono sempre dal presupposto che ogni operazione effettuata sul conto sia parte dell’attività lavorativa del contribuente. Partendo da questo presupposto, nel caso di ulteriori accertamenti, sarà il contribuente a dover dimostrare con prove documentali che determinate operazioni di prelievo e versamenti sono riferiti a cause esterne all’attività. Alcuni versamenti possono essere frutto di un risarcimento danni, quindi reddito esente, oppure una vincita al gioco d’azzardo, che quindi è già sottoposta a ritenuta d’imposta. A differenza degli imprenditori, i professionisti devono giustificare solo i versamenti e non i prelievi. In entrami i casi, in caso di mancata giustificazione, l’Agenzia delle Entrate provvede a tassare le operazioni.

Leggi anche: Imposta sui rifiuti non pagata, se l’importo è troppo alto la responsabilità è penale

La questione cambia quando parliamo di un conto corrente cointestato, ad esempio, dell’imprenditore o del professionista con il coniuge. In questo caso il presupposto di partenza è diverso, si parla di presunzione di comunione delle somme, che può essere superata da presunzione di segno opposto, sempre che le somme siano “gravi, precise e concordanti”. Con un conto corrente cointestato si può dimostrare, in caso di controlli, che gli spostamenti di somme sono avvenuti per specifiche esigenze familiari e quindi non imponibili. Anche in questo caso l’onere di presentare le prove documentali di quanto affermato spetta al contribuente. In pratica con un conto corrente cointestato si può dimostrare che mentre uno dei due cointestatari rifornisce il conto corrente, l’altro preleva somme per esigenze familiari. In questo modo le somme prelevate non sarebbero imponibili.

Leggi anche: 10 consigli pratici per ridurre i costi delle bolletta elettrica

Da qui torniamo alla sentenza della Corte di Cassazione. La Corte si è pronunciata in merito a un imprenditore con 3 conti correnti, uno dei quali cointestato con la moglie. Al controllo di questi conti correnti da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’imprenditore ha dichiarato che il conto cointestato con la moglie serve esclusivamente come deposito di uso familiare. Di conseguenza le operazioni sotto controllo del Fisco sugli altri due conti sarebbero state effettuate per alimentare quello che l’imprenditore utilizzava in comunione con la moglie e rispondere quindi alle esigenze del suo nucleo familiare. La Corte di Cassazione ha ritenuto valide le motivazioni dell’imprenditore, chiedendo poi ai giudici ulteriori accertamenti in merito.

Recent Posts

Pensioni, come calcolare i prossimi aumenti

Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…

1 anno ago

Rottamazione fiscale, attenzione al modulo da usare

Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…

1 anno ago

Passaporti, come devi sapere quest’anno prima di partire per le vacanze

Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…

1 anno ago

Pensioni d’invalidità, a luglio c’è l’aumento

Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…

1 anno ago

L’inflazione continua a far danni: cosa accade alle Pensioni

L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…

1 anno ago

Scadenza fiscale del 30 giugno: a chi interessa e perché è importante

La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…

1 anno ago