Achille Lauro è senza dubbio il re delle provocazioni. Ecco quanto guadagna il cantante che… “se ne frega”.
Come San Francesco. Ma anche come David Bowie, Madonna di Civitavecchia e San Gennaro. Lui, Achille Lauro, nello scorso Sanremo ha rievocato più di una volta l’iconografia religiosa, come è suo solito fare. Ospite alla scorsa edizione del Festival della Canzone Italiana, Lauro non è certo passato inosservato. Abiti appariscenti, trasformazioni ed anche provocazioni. Così, il cantante delle borgate e delle periferie, ha gridato il suo “Me ne frego”; ancora una volta, davanti a tutti. La sobrietà non è certo una delle sue caratteristiche migliori: ma Lauro è sempre nuovo, sempre fresco, sempre originale.
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Per questo, la videocamera si fissa lì, sui suoi occhi arrossati e sul suo corpo di spine; sui suoi trucchi, sui suoi vestiti da sposa; sui suoi baci per rivendicare la parità di genere. E l’orecchio di chi lo ascolta, invece, si sofferma sui suoi ritmi, sulle sue canzoni, sui suoi significati spesso traslati come accaduto, ad esempio, per la sua Rolls Royce, erroneamente scambiata come per un inno alla droga.
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Reduce dal successo del brano estivo “Mille”, con Fedez ed Orietta Berti, si ipotizza che il patrimonio di Lauro sia davvero alto. Probabilmente, in qualità di ospite fisso a Sanremo 2020, insieme a Zlatan Ibrahimovic, Lauro avrebbe avuto – dicono fonti Sanremesi – un compenso di 50.000 euro a serata. Ai compensi ottenuti dalle varie partecipazioni ai programmi, si aggiungono quelli derivanti dalle società in suo possesso. Insieme a sua madre, Cristina Zambon, ha messo in piedi delle società che hanno lo scopo di preservare e gestire il management degli artisti, gestendo l’idealizzazione e la creazione dello spettacolo.
Della “De Marinis srl”, il cantautore possiede le quote al 95 per cento e la mamma (che ne è amministratore unico) il restante 5%. Stessa situazione anche per la De Marinis Publishing, che si occupa del business editoriale e cinematografico di artisti emergenti. A fare una stima più dettagliata dei guadagni di Lauro è il sito Money che fa così i conti: su Instagram, Achille Lauro conta 1.3 milioni follower; ha scritto un libro autobiografico; è testimonial del brand di moda Aniye By; ha preso parte al Festival del Cinema di Venezia per presentare il cortometraggio “Happy Birthday”. Per gli incassi provenienti dalla produzione musicale, escluse le vendite dei cd, il video ufficiale di Rolls Royce su Youtube ad esempio, è stato visto da più di 13 milioni di persone in meno di un anno. Sempre secondo il sito, ipotizzando un compenso di 0,04 centesimi a visualizzazione, Youtube avrebbe pagato ad Achille Lauro 520 mila euro. A cui si sommano gli ascolti Spotify, che con 1 milione di ascoltatori mensili, che si ipotizza possano valere 40 mila euro al mese. Il suo canale ufficiale YouTube al momento conto 405.000 iscritti.
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