Da ieri è scattata la domanda per l’esodo incentivato per la pensione anticipata, dedicato a tutti i contratti di espansione.
La data di presentazione della richiesta all’INPS è infatti il 2 settembre, 90 giorni prima della data di ingresso della prestazione di accompagnamento alla pensione del primo lavoratore interessato dal piano esodo.
Il contratto di espansione prevede la possibilità di presentare un piano di riorganizzazione per quelle aziende in difficoltà, ma solo in sede ministeriale e dopo una consultazione sindacale, e che permette l’esodo anticipato dei lavoratori a cui manchino al massimo 60 mesi al pensionamento. Per il 2021 questa formula è stata allargata anche alle aziende con più di 100 dipendenti.
Questo tipo di contratto è stato introdotto nel 2019 dal decreto crescita per le aziende con più di 1000 dipendenti che vogliano, appunto, ristrutturare sfruttando gli accordi con il ministero e i sindacati. Lo strumento permette di accedere alla cassa integrazione straordinaria e alle agevolazioni per l’esodo anticipato dei dipendenti più vicini alla pensione, a patto che ci sia un piano di assunzione dei giovani, comunque agevolato.
L’INPS, attraverso una circolare, ha stabilito che il trattamento è esteso anche ad aziende che contano almeno 250 dipendenti e ad aziende con almeno 500 dipendenti. L’articolo 39 del decreto Sostegni bis ha esteso infine il contratto di espansione, solo per l’anno 2021, anche a chi ha almeno 100 dipendenti. Questo contratto precede la riqualificazione del personale, pagato dallo stato con la cassa integrazione, e soprattutto garantisce uno scivolo pensionistico di 60 mesi, accessibile sia a chi ha maturato il diritto alla pensione anticipata, sia a chi ha almeno 62 anni e non vuole attendere i 67.
Contratto di espansione, come accedere alla procedura
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I lavoratori che vogliono accedere dovranno sfruttare il cassetto previdenziale aziendale per inoltrare l’accordo siglato propedeutico al riconoscimento della prestazione e il PRAT, il portale delle prestazioni atipiche, per la gestione del piano di esodo indicando il personale o il delegato individuato dall’azienda per operare.
I datori di lavoro dovranno inviare la copia del contratto di espansione sottoscritta al Ministero del Lavoro e il modulo di richiesta accreditamento e variazione dell’indennità mensile.
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L’INPS deve accertare le dimensioni dell’azienda e poi da riscontro positivo con il codice di autorizzazione 9J. La domanda va presentata 90 giorni prima dell’avvio della prestazione, che viene erogata in 13 mensilità con tassazione da lavoro dipendente.