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Oggetti e denaro rubati in ospedale ad un anziano, il giudice ha stabilito chi deve pagare 13 mila euro di risarcimento

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Riccardo Magliano

Un gesto vile come quello di rubare ad un malato terminale i suoi averi mentre è ancora in ospedale non può restare impunito. Nel caso succeda un episodio simile, l’ospedale deve pagare.

Dal 2018 il Tribunale di Roma ha deliberato che in caso di furto in ospedale dei beni personali di un paziente, il paziente stesso o i suoi eredi (in caso di paziente in stato terminale) possono richiedere il risarcimento all’ospedale. Questo accade perché quando si entra in ospedale per un ricovero d’urgenza, ad esempio al pronto soccorso, si firma un contratto che da alla struttura pubblica l’obbligo di garantire la sicurezza dei beni del paziente. In maniere non dissimile da come avviene con gli hotel, l’ospedale è responsabile della sicurezza di ciò che viene lasciato dai pazienti.

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A mettere l’attenzione sulla questione è stato un caso del 2018. In quell’occasione dei ladri rastrellavano gli armadietti degli ospedali concentrandosi sui malati terminali. Con un gesto che ricorda un po’ dei profanatori di tombe, i ladri prendevano denaro ed effetti personali dagli armadietti dei malati terminali del pronto soccorso che non avrebbero potuto, nella loro visione, opporsi al furto. Un caso in particolare ha fatto scattare gli inquirenti, quando gli eredi di una delle vittime di questi furti hanno sporto denuncia contro l’ospedale. Il tribunale ha riconosciuto che l’ospedale fosse obbligato a garantire la sicurezza degli effetti personali del paziente dalla presa in carico alla restituzione e ha stabilito un risarcimento di 13.000 euro che l’ospedale ha dovuto dare agli eredi della vittima.

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Il risarcimento comprende i 1.000 euro che la vittima aveva con se al momento del ricovero e 4.000 euro per ognuno degli eredi per il danno non patrimoniale, lesioni configuratesi per il senso di impotenza dei superstiti davanti al torto subito. Il precedente ha stabilito che in casi simili l’ospedale dovrà pagare il risarcimento per i danni subiti dalle vittime di furto all’interno della struttura. Per non incorrere nell’obbligo di risarcimento, l’ospedale deve dimostrare di aver preso tutte le precauzioni possibili per il mantenimento della custodia dei beni personali della vittima. Questo non significa provare di aver adottato il normale iter delle operazioni di spoglio del ricoverato d’urgenza: l’amministrazione deve documentare che la procedura è adeguata per la custodia e la restituzione degli effetti personali. In assenza di questo, scatta il risarcimento.

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