Se la polizia bussa inaspettatamente alla tua porta, è perché probabilmente sei sospettato di un reato. Ecco in quali casi.
La polizia che bussa alla tua porta e tu, preso dal panico, non sai che fare né come comportarti. E’ bene sapere, innanzitutto, che se la polizia bussa al campanello non si presume nulla di positivo. Uno dei primi casi che potrebbe capitarti, è l’avvio delle indagini da parte della polizia o del Pubblico Ministero, che in seguito ad un commesso reato, inizia le indagini. In questo caso, potresti ricevere un mandato a comparire davanti alla polizia nel ruolo di imputato. In questo caso, hai diritto a tacere ma devi fornire necessariamente le tue generalità: nome, cognome, data di nascita, indirizzo. Rivolgiti ad un esperto difensore penale che ti riferirà delle prove esistenti contro di te.
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Nel caso di perquisizioni domiciliari, questo avviene quando le Forze dell’Ordine sono in qualche modo autorizzate a perquisire la tua abitazione, il tuo ufficio, la tua automobile. Questo avviene tramite un mandato di perquisizione emesso dal Giudice. Non si può sfuggire ne opporsi alla perquisizione, ma tu non sei obbligato a partecipare. Il consiglio è quello di lasciare che la perquisizione prosegua senza intoppi e mantenere la calma. E’ probabile che dopo la perquisizione si proceda con lo stato di fermo. In questo caso, hai diritto a rimanere in silenzio e ad informare l’avvocato.
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E’ importante che, prima dell’inizio della perquisizione, gli agenti mostrino un mandato di perquisizione da parte del Giudice. Nel mandato di perquisizione c’è scritto quali mezzi di prova si stanno cercando. Un’altra opzione è quella dello stato di fermo/arresto, che scatta quando è stato presentato un mandato di arresto. Questo avviene se il pubblico Ufficiale ritiene che tu sia fortemente sospettato del reato. Ad ogni modo, la cosa più adeguata che puoi fare è mantenere la calma e ri