L’Imu e Tari sono imposte sulle abitazioni. Ci sono casi in cui puoi non pagarle oppure pagarle la metà. Ecco quali.
L’Imu e la Tari sono due tributi locali che milioni di contribuenti italiani sono chiamati a pagare annualmente. L’Imu è l’Imposta Municipale Unica, mentre la Tari è la Tassa sui Rifiuti. La prima è un’imposta mentre la seconda è una vera e propria tassa. L’imposta si configura come un tributo generico, che i contribuenti sono chiamati a pagare. La tassa invece è il corrispettivo che il contribuente deve pagare per un servizio ricevuto che può essere personale o di pubblica utilità.
Leggi anche: Conto corrente della persona defunta, come non perdere quei soldi
L’Imu si versa sulle proprietà immobiliari e ha inglobato la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. La Tari invece è la tassa sui rifiuti che devono versare i proprietari immobiliari. Le tariffe sono differenti in base alla zona di residenza, alle dimensioni degli immobili e alla composizione del nucleo familiare. Tra le eccezioni più note al pagamento del tributo c’è l’esenzione dell’Imu sulle prime case, quelle dove un contribuente ha la propria residenza ( a meno che la casa non sia censita in catasto come casa di lusso, casa signorile, villa o castello, cioè nelle categorie catastali A/1, A/8 ed A/9). La Tari, invece, si paga anche sulle prime case. Le seconde case invece sono assoggettate al pagamento dell’Imu. Entrambi i tributi, però, possono subire una riduzione.
Leggi anche: Perquisizioni e ispezioni arbitrarie, come difendersi dagli abusi della Polizia
Secondo quanto previsto dai regolamenti dei diversi comuni, rientrano nella possibilità di pagamento dimezzato dell’Imu relativo alla seconda casa:
L’esenzione sull’Imu si applica invece sull’ex casa coniugale, se assegnata al genitore affidatario dei figli che ha ottenuto un provvedimento dal giudice . Il genitore affidatario può beneficiare dell’esenzione per abitazione principale. L’esenzione totale della Tari è prevista per le case considerate disabitate. La normativa sulla Tari, infatti, esclude totalmente dalla tassa i locali e le aree inutilizzabili. L’inutilizzabilità dell’immobile deve essere verificabile in modo oggettivo. Ad esempio, non devono esserci collegamenti alla rete elettrica, idrica e fognaria. Per sapere se si può rientrare casi di agevolazione o di esenzione, è necessario verificare i regolamenti pubblicati sui siti dei singoli Comuni. Inoltre, occorre presentare al Comune la relativa dichiarazione riguardante le imposte entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…