Ecco cosa fare in caso di furto di energia elettrica e come difendersi da tentativi maldestri!
Il furto di energia elettrica è uno dei reati più commessi nel nostro Paese che può avvenire in svariate modalità. Tuttavia, nonostante l’effettivo prelievo di energia elettrica avviene più volte ed in modo continuato in un determinato periodo di tempo, questo viene considerato come un reato unico. In genere, il furto avviene nelle aree più povere del paese e l’illecito può risultare particolarmente insidioso e comportare anche pene piuttosto severe. Nel Codice Penale, il furto di energia elettrica non esiste, in quanto non si tratta appunto di uno specifico reato. Il furto di energia elettrica, in assenza di una giurisdizione specifica, viene pertanto equiparato al furto comune o al furto aggravato.
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Per questo motivo, si interviene d’ufficio e non per querela. In questo senso, non è necessario l’intervento della persona fisica o giuridica offesa, come l’ente che fornisce energia o il vicino a cui è stata sottratta. Il furto si verifica ogni qual volta si verifica una sottrazione dell’energia altrui. L’ultimo comma dell’articolo 624 del Codice Penale riferisce che rientrano nel furto di energia elettrica tutte le energie con valore economico, come quella elettrica, ma anche termica e del gas. Nel caso di allacciamento abusivo tramite manomissione del contatore, si può parlare di truffa e non più di furto. Cosa si rischia? Una multa salata e perfino la reclusione.
Occhio alle spie!
In genere, ad essere maggiormente colpiti dal furto di energia elettrica sono i condomini che presentano dei locali isolati dove vengono installati i vari contatori. Questi locali sono spesso accessibili a tutti e quindi più esposti a pericoli o manomissioni. Per accorgersi dei furti di energia elettrica bisogna prestare attenzione sia alla bolletta che al contatore. Attraverso l’analisi dei consumi e della bolletta che potrebbe presentare addebiti insoliti, infatti, è possibile rendersi conto o percepire segnali di truffa. Un campanello di allarme, ad esempio, può essere un picco di consumi non giustificato da un effettivo incremento dell’utilizzo dell’elettricità in casa; oppure, un incremento della frequenza con cui “salta” il contatore a causa di un picco di utilizzo dell’energia. Sono tutti segnali di energia sottratta illecitamente.
Come difendersi
Cosa fare, dunque, per verificare di essere vittima di un furto di corrente elettrica? In primo luogo, sarà necessario spegnere tutti i dispositivi presenti in casa così da azzerare il consumo del proprio appartamento. In questo modo, controllando l’attività del contatore, si potranno riscontrare eventuali furti di energia elettrica dal momento che, in assenza di dispositivi collegati, dovrebbe essere facile percepire variazioni nel contatore. Successivamente, è possibile sporgere denuncia Forze dell’Ordine che provvederanno a registrare l’accaduto ed avvieranno le indagini. Inoltre è necessario contattare il proprio fornitore di energia per segnalare il furto che invierà un tecnico per un sopralluogo al fine di capire lo stratagemma utilizzato dai ladri per rubare l’energia elettrica. Successivamente, si procederà alla sostituzione del contatore manomesso ed al ripristino del corretto funzionamento di tutto l’impianto.