Stangata del giudice contro una band che non si è presentata al matrimonio per un incidente: costituzione violata e rimborso gigante.
Quando pensiamo ai matrimoni subito ci viene in mente la frase “il giorno più bello della propria vita”. Si tratta di un momento di passaggio fondamentale, l’unione di una coppia, religiosa o civile, e la voglia di condividere con amici e parenti questo momento di grande gioia.
Matrimonio fa anche rima con intensi preparativi, che possono durare, in alcuni casi, anche più di un anno. La scelta della chiesa, per chi è credente, la location per il ricevimento, e poi i vestiti, gli addobbi floreali, le bomboniere ed il bouquet, ma anche la sistemazione dei tavoli, l’auto che dovrà portare la sposa ed infine, ultimo ma non ultimo, la musica. Oggi nessuno vuole più festeggiamenti “silenziosi”, senza un accompagnamento durante il pranzo o la cena e poi naturalmente per avere la possibilità di ballare, una volta finita la parte di “protocollo”. Oramai la musica è diventata un pilastro fondamentale per un matrimonio ben riuscito, ma i problemi, in quella giornata, sono sempre dietro l’angolo. L’imprevisto può rovinare anche un piano ben riuscito e un guasto, ma anche un incidente stradale, può rovinare tutto. E’ questo il caso di quanto accaduto a Tropea, località marina della costa tirrenica della Calabria, dove l’assenza della banda musicale è stata fatta pagare a duro prezzo.
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Un guasto all’auto del gruppo ha infatti impediti ai musicisti di essere presenti al matrimonio. Questi erano partiti da Milano per suonare al lieto evento, ma un incidente li ha bloccato, impedendogli di arrivare al Sud. Gli sposi hanno comunque chiesto un rimborso del compenso, che era già stato versato alla società fornitrice, ma si sono trovati davanti ad un netto rifiuto.
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Così è partita la causa, che è arrivata davanti al giudice di pace di Milano, che ha individuato il danno da matrimonio rovinato. La sentenza ha condannato quindi la società, che dovrà risarcire un danno morale pari a 10 volte il corrispettivo pattuito, oltre al pagamento di 1500 euro per le spese legali. Il giudice ha giustificato la stangata affermando l’importanza sociale riconosciuta ad un evento legato al soddisfacimento dei diritti inviolabili dell’articolo 2 della Costituzione. a lesione dell’interesse sotteso al contratto e relativo alla riuscita di una cerimonia che rappresenta un unicum nella vita di una coppia comporta uno stato di profondo e persistente dispiacere, di stress, di nervosismo, di preoccupazione e di imbarazzo.
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