L’occupazione abusiva di un’abitazione è più una leggenda metropolitana che un reale problema, tuttavia qualche storia vera di abusivi in case altrui esiste ed è sempre bene sapere come difendersi.
Sono esistiti in passato episodi di senzatetto che hanno occupato abusivamente appartamenti e altre forme di abitazione approfittando dell’assenza dei proprietari. Si tratta per lo più di casi di anziani assegnati alle case popolari ricoverati negli ospizi che si sono visti l’appartamento occupato abusivamente da senzatetto che si sono poi barricati dentro l’abitazione. Purché siano episodi rari, possono esserci dei casi di occupazione abusiva di una abitazione e in quel caso è necessario sapere come difendersi. Considerato questo, sarà per voi una shock sapere che la questione è molto complicata e la legge italiana non prevede un intervento immediato da parte del proprietario dell’abitazione.
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La legge italiana in questo caso comincia ad attivarsi non dalla tutela dell’effettivo proprietario della cosa sottratta, ma dalla tutela della cosa stessa. Il proprietario non può quindi, per esempio, far cambiare la serratura della porta di casa, perché la legge tiene a preservare in un primo momento l’integrità del bene sottratto e in un secondo momento procedere a verificare chi sia l’effettivo proprietario della cosa sottratta, in questo caso un bene immobile come un’abitazione. Questo perché chi ha rubato il bene ne esercita ora possesso (non proprietà) e un atto di giustizia personale del proprietario costituirebbe un illecito. Farsi giustizia da soli con un atto contro l’abusivo o l’immediata comunicazione a una forza dell’ordine quali Carabinieri o polizia sarebbe nel primo caso controproducente e nel secondo inutile.
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Nel caso dell’atto di giustizia privata, infatti, si commetterebbe un’illecito, mentre le forze dell’ordine, se richiamate, in quanto amministrazione dello Stato, non potrebbe agire contro chi detiene il possesso dell’immobile se non per un’autorizzazione del giudice. Anche se per qualche motivo il proprietario avesse con se il rogito del notaio che dimostra la proprietà dell’immobile, questo non avrebbe alcun effetto. Cosa resta dunque? Per quanto contro-intuitivo al livello prativo, la cosa migliore da fare in questo caso è fare causa agli abusivi rivolgendoci a un giudice. Se siete preoccupati per la classica, infinita burocrazia della giustizia italiana, sappiate che i tempi per un’azione civile in questo caso sono molto più brevi del normale e potrete riavere la casa nel giro di qualche mese. Tutto dipende dal carico di lavoro del tribunale. Ulteriore brutta notizia sta nella questione delle spese processuali. Quando vincerete la causa il giudice assegnerà agli abusivi il pagamento delle vostre spese processuali, ma se, come immaginiamo, gli abusivi sono nullatenenti, la condanna è solo teorica e dovrete comunque pagare le spese processuali per conto vostro.