Domanda di esonero dai contributi INPS: hai tempo fino al 30 settembre

Dal 25 agosto 2021 è possibile inviare la domanda di esonero dai contributi INPS. La scadenza è fissata al 30 settembre. Ecco come procedere.

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A partire dal 25 agosto 2021 è possibile presentare la domanda di esonero dai contributi INPS per tutte le categorie appartenenti alle Gestioni INPS. I titolari di partita Iva potranno presentare domanda entro il 30 settembre 2021 per l’esonero dei contributi fino a un massimo di 3.000 euro. Le categorie a Gestione INPS che potranno fare domanda per l’esonero dei contributi sono artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri e gli iscritti alla Gestione Separata INPS, compresi professionisti e altri operatori sanitari anche se già collocati in pensione. Il modello per la domanda è diverso a seconda dalla Gestione di appartenenza e sarà messo a disposizione online all’interno del Cassetto Previdenziale.

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La domanda potrà essere presentata entro il 30 settembre tramite il Cassetto Previdenziale utilizzando i seguenti percorsi:

  • Gestione speciale artigiani e commercianti: “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti”;
  • Lavoratori iscritti alla Gestione speciale autonoma dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri: “Cassetto lavoratori autonomi Agricoli”;
  • Professionisti iscritti alla Gestione separata: “Cassetto Previdenziale Liberi Professionisti”.

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La domanda per l’esonero dei contributi INPS dovrà essere corredata dall’autodichiarazione del possesso dei requisiti per l’accesso all’esonero stesso. L’esonero dai contributi INPS è infatti subordinato al rispetto dei seguenti requisiti:

  • Calo del fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% nel 2020 rispetto al 2019;
  • Reddito complessivo non superiore a 50.000 euro.

Inoltre il richiedente non deve essere titolare di un contratto di lavoro subordinato o di pensione diretta (escluso l’assegno ordinario di invalidità). La domanda dovrà essere allegata l’autodichiarazione del possesso di questi requisiti e di non ricadere in una delle cause di incompatibilità. Inoltre occorre dichiarare di essere in regola coi versamenti della contribuzione previdenziale obbligatoria. Ricordiamo inoltre che dal 1 ottobre 2020 l’INPS non permette più l’accesso al proprio portale online tramite rilascio del PIN; per accedere sarà obbligatorio avere una SPID di livello 2 o superiore, una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

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