E’ possibile cancellare i debiti senza pagare nulla? A spiegare come fare è la legge del 2012, recentemente riscritta e integrata.
Si tratta della normativa 3/2012 chiamata anche “legge salva suicidi“, ora riformata e che consente di accedere alla esdebitazione senza utilità, quindi di liberarsi dai debiti senza alcuna contropartita, a patto di essere nullatenenti. La formula originaria infatti prevedeva la decurtazione delle obbligazione, anche se in percentuali elevate, ma ora è addirittura richiedere la totale cancellazione delle passività.
Questa possibilità è concessa a consumatori e famiglie, ma anche a piccole imprese e professionisti e si tratta di una via d’uscita da un tunnel pericoloso, quello dell’indebitamento, di cui però è possibile usufruire solo una volta nella propria vita. Si tratta di un’occasione per ricominciare veramente da zero, di annullare un terribile periodo della propria vita, così da evitare di ripetere gli stessi errori e tornare così a respirare, evitando pensieri terribili come quelli del suicidio.
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Quando non si possa dare ai creditori alcuna utilità, nemmeno per il futuro, a meno che di indebitarsi ulteriormente e scendendo così sotto la soglia minima di reddito è possibile chiedere l’immediata cancellazione dei debiti. Si chiama esdebitazione senza utilità ed il giudice emette il provvedimento che cancella tutto il pregresso, quindi una forma totalmente gratuita. Per poter accedere a questa modalità bisogna essere una persona fisica sovraindebitata e per ottenerla basta l’autorizzazione del giudice tramite una istanza. Naturalmente deve essere presente il principio di meritevolezza, ovverosia che i debiti siano stati contratti per ragioni non collegabili alla malafede o a grave colpa del debitore, come un licenziamento o delle spese mediche.
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Se nei 4 anni successivi al provvedimento il debitore dovesse ottenere liquidità che gli consenta di pagare almeno il 10% dei debiti scatterà l’obbligo. Se i piccoli guadagni non raggiungono questa cifra sarà esentato. Per ottenere la cancellazione dei debiti va presentata domanda al tribunale di residenza e il debitore dovrà farsi assistere da un Organismo di composizione della crisi, che redige una relazione particolareggiata in cui sono spiegate le ragioni dell’indebitamento e dell’incapacità di farvi fronte. In caso di accoglimento il debitore dovrà fornire per 4 anni le dichiarazioni dei redditi.
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