Non si augura a nessuno la possibilità di essere arrestati all’estero, ma nel caso succeda ci sono delle procedure precise da seguire. Prima di tutto: non perdere la calma.
Essere arrestati all’estero può essere un’esperienza particolarmente spiacevole, a prescindere dal crimine commesso. Si parta dal presupposto che un’infrazione della legge di un paese straniero può avvenire anche, banalmente, per ignoranza della cultura locale, facendo azioni che nel nostro paese possono essere considerate normali, ma in un altro hanno valore totalmente diverso. Diverso è anche il sistema giudiziario. Ogni paese applica un sistema giudiziario proprio e non è scontato conoscere i procedimenti giudiziari di un paese straniero: come ci si deve comportare. L’ignoranza delle procedure può portare a errori da parte dell’arrestato che ne compromettono la posizione agli occhi delle autorità del paese in cui è trattenuto. Senza poi contare il senso di isolamento che si prova ad essere trattenuti in un carcere di un paese di cui non si conosce la cultura o la lingua.
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Sapere cosa fare o chi chiamare in queste situazioni è di vitale importanza per togliersi dalla situazione in cui si è capitati, o quantomeno limitare i danni. Per prima cosa, è possibile contattare il Consolato italiano nel paese in cui ci si trova. Il Consolato non si occuperà in prima persona della difesa di un cittadino arrestato all’estero, ma può aiutare il cittadino fornendo alcuni supporti. I funzionari del Consolato potranno, infatti:
- Visitare il detenuto;
- Informare i familiari del detenuto della situazione;
- Indicare qualche avvocato del luogo;
- Assicurare, se possibile, assistenza medica al detenuto;
- Intervenire, se possibile, per eventuali trasferimenti del detenuto nel proprio paese.
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Il Consolato non potrà fare niente dal punto di vista legale. Da quel punto di vista il detenuto sarà assistito da un avvocato locale, ma non è mai una buona idea contattarne uno in prima persona. La cosa migliore da fare è contattare un avvocato penalista internazionale del proprio paese e fare in modo che sia lui a contattare un avvocato di fiducia in loco. Nonostante a processo a difendere il detenuto sarà soltanto l’avvocato locale, avere un avvocato internazionale del proprio paese sarà essenziale per avere assistenza primaria, avere qualcuno con cui parlare nella stessa lingua, analizzare subito il caso e controllare che tutto il processo si svolga nella maniera corretta.