In molti non se ne sono accorti, ma il Superbonus ha aperto le porte al condone edilizio per gli immobili costruiti prima del 1967.
Infatti la fiducia alla Camera dei Deputati ha convertito pienamente la legge ed il passaggio al Senato sarà solo formale. Con questa riforma di fatto si manifesta una sanatoria edilizia amministrativa contenuta nell’art.33 del decreto legge 77/2021. La novità dunque riguarda gli edifici costruiti prima del 2 settembre 1967, il giorno successivo all’entrata in vigore della legge 765 del 1967, chiamata “Legge Ponte“.
Quest’utima estende l’obbligo di pianificazione e di rilascio della licenza edilizia anche agli immobili costruiti fuori dal centro abitato. Questi significa che da quella data, anche in campagna, tutti gli immobili sono stati assoggettati alla licenza edilizia: qualunque manufatto costruito senza viene considerato abuso edilizio. Quindi prima di questa data veniva dato per assodato che fuori dai centri abitati non fosse necessario alcun titolo per costruire: qualsiasi immobili realizzato tra il 1942 e il 1967 dentro una nucleo urbano è considerato irregolare e quindi da abbattere.
Questa potenziale platea si rivolge dunque al Superbonus: infatti sarà sufficiente presentare una CILA in cui si attesta che l’opera è stata realizzata prima del 1967, anche dentro un centro abitato e accatastare l’edificio in forza di questo titolo. Questo sanerà l’edificio che quindi sarà anche commercializzabile. L’abusivo non dovrà nemmeno pagare nulla ed anzi riceverà il 110% del Superbonus di stato per rimettere in piena funzione l’involucro.
Proprio questa è la piega nascosta che il legislatore, secondo l’associazione Italia Nostra, ha voluto inserire nella legge e soprattutto nel nuovo comma 13-tre, lo stesso di quella inserita nella bozza di modifica del Testo Unico per l’Edilizia elaborato dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti. Questo prevede, all’art.39 lo stesso tipo di sanatoria. La conferma arriva inoltre dall’opposizione fatta dal governo in sede di esame in commissione, quanto è stato bocciato l’emendamento Forciniti, che anticipava al 17 agosto 1942 la data per ottenere il Superbonus senza licenza edilizia.
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L’inserimento, nel testo, della frase “resta impregiudicata ogni valutazione circa a legittimità dell’immobile oggetto di intervento”, non garantisce nulla e anzi depotenzia l’operato della Pubblica Amministrazione: questo aprirà le porte a tutta una serie di potenziali sanatorie su edifici costruiti prima del 1967 e quindi non dotati di criteri di sicurezza e costruzioni che li garantiscano da possibili eventi naturali.
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