Uno dei posti più ambiti in Parlamento è sicuramente quello dei senatori a vita. Ma chi sono e quanto guadagnano davvero i senatori a vita?
Secondo quanto dice la Costituzione si viene nominati senatori a vita per l’impegno dimostrato nei confronti della Patria, dunque si tratta di un riconoscimento non da poco. Inoltre, la condizione del senatore a vita perdura nel tempo, e non c’è crisi di Governo che possa contestare questa carica. I senatori a vita possono essere: scrittori, imprenditori, politici, direttori d’orchestra, ricercatori, e anche premi Nobel. Si tratta di personalità molto diverse che però hanno contribuito ugualmente a dare lustro alla nazione italiana, o che hanno impersonato in modo eccellente i valori della Repubblica.
Non si tratta solamente un riconoscimento alla propria carriera, ma anche di far mantenere una posizione in Parlamento a coloro che hanno dimostrato di avere le capacità per dare un contributo importante al Paese. I senatori a vita vengono nominati direttamente dal Presidente della Repubblica, che può nominare un numero massimo di cinque persone. Ad oggi alcuni nomi di senatori a vita sono l’architetto Renzo Piano, Mario Monti, Giorgio Napolitano, nominato senatore a vita di diritto per essere stato presidente della Repubblica.
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Quanto guadagna un senatore a vita?
La carica di senatore a vita non consente di avere una retribuzione maggiore rispetto a un senatore ordinario eletto direttamente dal popolo. Infatti, i senatori a vita guadagnano esattamente come i loro colleghi. Detto questo le cifre non sono da poco. Si parla di una media di 21.850 euro al mese per quindi un totale di 276.639 euro all’anno. Lo stipendio si compone in questo modo: ogni senatore prende un’indennità fissa di 5.219 euro al mese. C’è poi una diaria variabile che può essere di circa 3.370 euro. Si aggiungono inoltre le somme inerenti al rimborso spese, quantificabili a circa 4.180 euro per l’esercizio del mandato e 1.650 euro come rimborso forfettario. Si arriva dunque facilmente a 20.000 euro al mese, per un totale di oltre 250.000 euro annuali, senza ancora contare altri piccoli rimborsi e assicurazioni mensili che vanno a sommarsi al totale.