L’assorbente femminile è un prodotto indispensabile, ma tassato con il 22% di IVA. Ecco come evitare un salasso che dura tutta la vita.
Del resto l’assorbente accompagna la vita delle donne dal menarca alla menopausa, un periodo che dura spesso più di 40 anni e che corrisponde al periodo riproduttivo. Il mercato offre diverse soluzioni, adatte a tutte le esigenze, come gli assorbenti tradizionali, quelli interni, o una soluzione “ecologica” come le coppette. Purtroppo l’utilizzo mensile comporta due aspetti fortemente negativi e correlati: il costo, davvero alto nel nostro paese e l’inquinamento, visto che non sono normalmente riciclabili. Annualmente in Italia vengono venduti 2,6 miliardi di pezzi, un quantitativo che incide sul nostro ambiente e sulle nostre tasche.
Ma sono le cifre per singola donna a mettere in chiaro la situazione. Mediamente si hanno circa 520 cicli mestruali e, con quattro cambi al giorno si arriva alla cifra mostruosa di 12mila assorbenti utilizzati durante la vita. Calcolando un costo medio di 4-5 euro per confezione, questo significa spendere 127 euro l’anno per gli assorbenti, più di 5mila euro totali.
Assorbenti femminili, costo ingiustificato e soluzioni alternative
Uno dei problemi in Italia è dato dal costo dell’IVA sugli assorbenti femminili, fermo al 22%. Nonostante vari tentativi in Parlamento, questo non è mai stato cambiato, per far rientrare questo prodotto tra i beni di prima necessità, quindi con IVA agevolata, come accade del resto negli altri paesi europei. In Canada e Irlanda l’imposta è totalmente abolita, in Francia è del 5%, Olanda 6%, Regno Unito al 5,5% e in Belgio al 6%. L’amara constatazione della tassazione italiana è l’esenzione invece per le scommesse e il gioco d’azzardo, mentre latte e ortaggi sono fermi al 4%: italiani popolo di scommettitori, maschili.
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Ma come fare per riuscire a risparmiare? La soluzione è la coppetta mestruale, economica ed ecologica, unica vera alternativa agli assorbenti usa e getta. Si tratta di una sorta di barriera a coppetta che fa da tampone durante i giorni del ciclo. Invece di assorbire il mestruo, questo viene raccolto. Il vantaggio è di poter fare la spesa solo una volta e di poterlo riutilizzare praticamente all’infinito. Infatti ad un costo di circa 18 euro la durata è di 10 anni. Questo significa che con meno di tre mesi la spesa di acquisto è ampiamente ammortizzata.