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Pignoramento della prima casa: quando la banca ed il Fisco possono davvero portartela via

Published by
Riccardo Magliano

Il pignoramento della casa avviene quando un debitore non può più pagare un debito sottoscritto. Ci sono però delle precise regole da seguire.

Il pignoramento della casa è una procedura che arriva qualora un debitore non sia più in grado di estinguere il debito al suo creditore. In questo caso la casa del debitore viene ipotecata e poi messa all’asta, in modo che il creditore possa rientrare dei suoi soldi dalla vendita dell’immobile. La procedura per il pignoramento di un immobile può essere richiesto da qualsiasi creditore, sia questo una banca, un privato, o l’Agenzia delle Entrate, anche se questa può farlo solo a particolari condizioni. Anche la prima casa, ovvero l’abitazione dove una persona vive continuativamente, può essere pignorata se il debito è con una banca o con un privato, ma non con l’Agenzia delle Entrate.

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Per quanto riguarda il fatto che Agenzia delle Entrate non possa pignorare la prima casa, il regolamento è diverso perché diversa è la definizione di “prima casa” per il Fisco o per un privato. Se il debito contratto è con un privato, infatti, la “prima casa” è definita come l’abitazione principale. Invece se il debito è con il Fisco, per “prima casa” si intende l’unica abitazione posseduta dal debitore. Questo significa che il Fisco non può pignorare la prima casa del debitore se questa è l’unica di proprietà, mentre se il debitore è proprietario di più immobili, il Fisco può pignorare l’abitazione principale del debitore. L’Agenzia delle Entrate è tuttavia sottoposta ad altri regolamenti e non può pignorare la casa di un debitore se:

  • Il debito non supere i 120.000 euro;
  • Il valore totale degli immobili di proprietà è di almento 120.000 euro;
  • Prima di procedere dà al debitore la possibilità di onorare il debito ratealmente.

Un immobile è invece impignorabile se:

  • L’immobile è l’unico di proprietà del contribuente;
  • Non è di lusso;
  • L’immobile è residenza anagrafica del debitore;
  • L’immobile è accatastato come civile abitazione.

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Se invece il creditore è un privato o una banca, la procedura di pignoramento è sempre possibile, anche se l’immobile è ipotecato. Tuttavia, per poter procedere, il creditore deve essere in possesso di un titolo esecutivo. Ad esempio un decreto ingiuntivo, una sentenza di un giudice o una cambiale.

 

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