Antonio D’Amico è una delle figure più sfuggenti dell’ambito della moda. Il compagno di una vita di Gianni Versace oggi continua a lavorare, ma non è stato affatto facile.
L’omicidio del visionario stilista Gianni Versace è stato un colpo durissimo per tutto il mondo della moda mondiale. La sua scomparsa ha lasciato una cicatrice profondissima nel mondo della moda e dell’arte, ma nessuno ha sofferto di quella morte più del suo storico compagno Antonio D’Amico. Antonio D’Amico è uno stilista pugliese, classe 1959, introdotto nel mondo della moda dopo aver frequentato il collegio a Como, lavora prima come modello e poi diventa uno stilista. Nel 1982, a 22 anni, conosce a uno spettacolo di balletto Gianni Versace, stilista già affermato a indicato come visionario, e la vita di D’Amico cambia per sempre.
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D’Amico e Versace saranno compagni per 15 anni. La loro è stata una delle pochissime relazioni omosessuali a vivere alla luce del sole negli anni ’90, nonostante l’ostracizzazione omofobica del periodo. I due sono anche collaboratori sul piano professionale. Antonio D’Amico si occuperà infatti della linea sportiva del marchio Versace e ha considerato Gianni Versace non solo come un compagno di vita, ma anche come un maestro. Il 15 luglio del 1997 Versace viene ucciso a colpi di pistola dal serial killer Andrew Cunanan e D’Amico, per il dolore della perdita, cade in una profonda depressione.
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La morte di Gianni Versace cambia completamente la vita di D’Amico tanto quanto lo fece il loro primo incontro. Senza il suo compagno e maestro, Antonio D’Amico cede alla depressione e smette di lavorare. Intanto l’eredità di Versace lascia al compagno un vitalizio di 50 milioni di lire e i diritti a godere delle residenze di Milano, New York e Miami. L’eredità di Gianni Versace sarà però goduta pochissimo da D’Amico a causa dei suoi forti contrasti con il resto della famiglia Versace, in particolare Donatella e Santo Versace. Dopo quel fatto, D’Amico è diventato molto più schivo e fino a oggi ha fatto solo due apparizioni: una per un’intervista all’Observer del 2017 e una per partecipare a Storie Italiane nel 2018.
Dal 1998, Antonio D’Amico si è messo in proprio come stilista lanciando la casa di moda Antonio D’Amico Golf, dove continua a lavorare tutt’oggi.
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