Rottamazione della tua vecchia auto, al via le domande d’incentivo. E non ci saranno proroghe

Le domande per gli incentivi del Bonus auto sono riaperte. E’ possibile prenotare dal 2 agosto fino a esaurimento dei fondi del finanziamento. 

Il bonus vale sia per auto elettriche, ibride, ma anche per quelle con alimentazione diesel e benzina. Sono state stanziate delle nuove risorse per accedere al finanziamento, con o senza rottamazione, per veicoli a basse emissioni. L’importo coperto è di massimo 2.000 euro, per cui si tratta di una proroga da non perdere, anche perché pare non ce ne saranno altre. La novità rispetto al decreto precedente è la possibilità di poter sfruttare gli incentivi anche per l’acquisto di auto usate.

Leggi anche: Volete fare la vita di Fedez e Ferragni? Iniziate a mettere in conto le spese per una bambinaia come la loro. In pochi possono permettersela

Per poter prenotare il bonus presso il proprio concessionario di fiducia bisogna accedere alla piattaforma dedicata ecobonus.mise.gov.it. Le date sono già state fissate e le prenotazioni sono aperte. Dal 2 agosto è partito il bonus per l’acquisto di auto nuove ma a basse emissioni, ovvero fino a 135 g/km di CO2, con o senza rottamazione. Per le auto nuove il contributo è di 2.000 euro (con o senza rottamazione) per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Dal 5 agosto invece sono partite le prenotazioni per veicoli commerciali e speciali.

Leggi anche: Il Governo ha trovato 43 milioni per pagare le cure termali agli italiani. Puoi andare, spendere 200 euro e cumulare il bonus alle detrazioni fiscali

Il sindacato richiede degli incentivi stabili

Roberto Benaglia, segretario generale della Fim Cisl, è soddisfatto della proroga in merito al bonus auto, perché il mercato delle automotive si trova in un periodo di sofferenza. Secondo il leader del sindacato c’è bisogno di ancora più sostegno da parte del Governo, tramite degli incentivi stabili che devono rientrare nella Legge di Bilancio. Infatti, il rischio di queste proroghe è che i consumatori si trovino disorientati, rinviando gli acquisti. Inoltre senza un incentivo stabile probabilmente rimarrà il problema dei veicoli inquinanti, che attualmente in Italia sono ben 13 milioni. Se l’obiettivo è quello di svecchiare il parco veicoli italiano è necessaria una politica che duri nel tempo.

Gestione cookie