Il Fisco prevede dei controlli in caso di dati incoerenti sulla dichiarazione dei redditi. I controlli per queste situazioni potrebbero portare a un ritardo nell’erogazione dei rimborsi IRPEF.
Il Fisco vede come elementi di incoerenza sulla dichiarazione dei redditi tutti quegli spostamenti significativi di dati risultanti nel modello di versamento. Parliamo di dichiarazioni dei redditi modello 730/2021, inviati con esito a rimborso. In caso vengano riscontrate di queste incoerenze, il Fisco farà le sue verifiche. I controlli sulla dichiarazione dei redditi porterà via molto tempo e questo potrebbe finire per ritardare il rimborso IRPEF. Nei casi in cui il rimborso previsto fosse superiore a 4.000 euro, i controlli potrebbero ritardare la ricezione del rimborso da parte del cittadino fino a 4 mesi.
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Le verifiche dell’Agenzia delle Entrate scattano nel caso di incoerenze con i dati scritti sulla dichiarazione dei redditi che vadano ad incidere sul reddito o sull’ammontare dell’imposta. Oppure, i controlli partono qualora si riscontrino elementi di incoerenza che determinino un rimborso superiore a 4.000 euro. I controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate possono partire in maniera automatizzata o tramite controllo della documentazione giustificativa. Se al termine dei controlli risulterà che i sospetti in merito agli elementi di incoerenza erano infondate e l’ammontare del rimborso corretto, questo verrà elargito entro e non oltre 6 mesi dopo il termine previsto per la trasmissione della dichiarazione o al momento della data di trasmissione stessa.
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Sospetti confermati?
In caso i sospetti di incoerenza dovessero essere confermati, invece, l’Agenzia delle Entrate procederebbe al blocco dell’erogazione del rimborso IRPEF. Nel caso in cui l’ammontare del rimborso sia superiore a 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate provvederà ai controlli dei documenti di spesa e in caso di ulteriori dubbi sarà richiesto al contribuente di presentare la documentazione che attesta quelle spese inserite nella dichiarazione dei redditi. I controlli saranno effettuati entro 4 mesi dalla scadenza per l’invio del modello 730. Al termine di queste verifiche, qualora non venisse riscontrata alcuna anomalia, il Fisco procederebbe all’erogazione del rimborso. In caso contrario, l’erogazione verrà bloccata. In ogni caso i tempi di attesa sono molto lunghi. Per una risposta si dovrà attendere fino a marzo 2022.