In un paio d’anni capita a tutti che la batteria del cellulare inizi a dare problemi: non ascoltate i negozianti, perché non dovete cambiarlo.
Abbiamo smartphone sempre più potenti, con processori che avvicinano le prestazioni di un pc di medio-basso livello ed in grado di effettuare calcoli complessi per permetterci di utilizzare qualsiasi app o qualsiasi gioco.
Naturalmente questa potenza ha poi una conseguenza, quella della maggiore necessità energetica. Per questo – ma anche a causa di schermi sempre più grandi, che sfiorano oramai i 7 pollici – abbiamo bisogno di batterie più grandi e performanti. Oggi lo stato dell’arte sono gli accumulatori agli ioni di litio, capaci di immagazzinare elettricità sufficiente per portarci almeno a fine giornata, a meno di uno stress eccessivo del cellulare. Ogni sera poi riattacchiamo alla rete il nostro device, così da trovarlo al 100% per il giorno successivo.
Già questo è un errore, perché con la ricarica rapida spesso bastano meno di 2 ore per trovarlo pronto. Inoltre, per salvaguardare la durata delle batterie, sarebbe il caso di non farlo mai scaricare del tutto e di farlo arrivare al massimo all’80%.
Ma tant’è, andiamo sempre di fretta e non abbiamo il tempo di prestare queste attenzioni e così dopo un paio d’anni ci ritroviamo spesso con la batteria che non ci porta più a fine giornata o che subisce spegnimenti improvvisi. A questo punto, piuttosto che acquistare un nuovo smartphone, pensiamo giustamente di sostituire la batteria. Qui però iniziano i problemi: nel caso di uno sportello facilmente aprile e con un accumulatore rimovibile, l’operazione diventa molto facile da fare. Ma oggi spesso i nuovi cellulari sono sigillati per evitare l’ingresso di polvere e acqua. Per questo siamo costretti a portarlo in un centro ufficiale o in uno di quei negozietti che sono sempre più diffusi per le nostre città. Ma capita di incrociare qualcuno meno coscienzioso di altri che ci consiglia di cambiare il telefono, piuttosto della batteria.
Batteria ko? Non ascoltare il negoziante: lo smartphone non va cambiato
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Altroconsumo ha effettuato una prova, recandosi in diversi punti vendita per sostituire la batteria di un cellulare e la maggior parte ha cercato di convincere il “cliente” che era meglio acquistare un device nuovo, perché l’altro comunque non sarebbe stato più utilizzabile.
Si tratta di una pratica scorretta, perché è sufficiente acquistare la nuova batteria per riportare a nuova vita il vostro prezioso cellulare. Missione Risparmio ha fatto una prova, provando a sostituire la batteria di un vecchio iPhone 6, oramai giunta a fine vita e non più in grado di dare energia. In un piccolo negozio specializzato in riparazioni l’operazione è durata 15 minuti in totale, con un costo di appena 29 euro. Ora questo cellulare, prodotto ben 7 anni fa, funziona perfettamente ed è capace di arrivare ad un giorno e mezzo acceso.