Dal prossimo 6 agosto sarà obbligatorio il Green Pass. Ecco in quali luoghi sarà necessario mostrarlo e come fare per averlo!
Da oggi, 6 agosto, il Green Pass è diventato obbligatorio in tutta Italia. L’obbligo, arrivato in Italia dopo la svolta della Francia, mira a contenere la diffusione della variante delta, caratterizzata da una contagiosità maggiore rispetto a quelle che l’hanno preceduta. Inoltre, mira ad incentivare i cittadini alla vaccinazione e ad arginare il fenomeno dei “no vax”, così da arrivare – questo l’obiettivo fissato dal Generale Figliuolo – all’immunità di gregge con l’80% di popolazione vaccinata entro il 30 settembre. Per ottenere la certificazione verde, sarà necessario aver fatto almeno una dose di vaccino; in alternativa, avere avuto il Covid nei sei mesi precedenti; infine, aver effettuato un tampone non più di 48 ore prima. Le multe, per chi non rispetta l’obbligo, vanno dai 400 ai 1000 euro.
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Il controllo sarà possibile utilizzando un’apposita App, chiamata VerificaC19 e sviluppata dalla SOGEI per conto del Ministero della Salute. L’ applicazione legge il QR Code della certificazione e mostra al verificatore che la persona sia realmente in possesso dei requisiti. Mostra un ok, il nome e cognome della persona, la sua data di nascita. L’app potrà essere utilizzata solo da soggetti verificatori che hanno il compito di controllo; oppure gli organizzatori di eventi e attività per cui è previsto l’obbligo. Nella lista sono presenti anche le forze dell’ordine in servizio.
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Ecco un recap di tutti i luoghi dove è obbligatorio mostrare il certificato per accedervi:
- servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso
- spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi
- musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre
- piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di
- strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso
- sagre e fiere, convegni e congressi
- centri termali, parchi tematici e di divertimento
- centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con
- esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione
- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
- concorsi pubblici.