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Vacanze rovinate? Ecco come chiedere il risarcimento

Published by
Giulia Belardinelli

Spesso succede che una vacanza, seppur ben organizzata, venga rovinata da una serie d’imprevisti. Per cancellazioni, servizi che non rispettano le aspettative, è possibile chiedere il risarcimento danni. 

L’art. 47 del Codice del Turismo prevede che il turista possa richiedere un risarcimento dei danni correlati alla durata della propria vacanza, a causa della mancata esecuzione della stessa o delle sue prestazioni. Una vacanza, se va male, rappresenta un’occasione perduta che può incidere a livello economico e psicologico sul turista.

Infatti questo tipo di danno non contempla solamente una perdita di patrimonio, ovvero un costo in denaro, ma anche una perdita non patrimoniale, dovuta a una vacanza poco riuscita. Il danno dovuto a una vacanza andata male è un danno alla persona di cui è previsto il risarcimento in base all’art. 2059 c.c.

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Le condizioni per cui è possibile chiedere il risarcimento a causa di una vacanza rovinata sono:

  • Inadempimento: nell’esecuzione dei servizi presso la struttura ospitante del soggiorno o dell’agenzia di viaggi che ha organizzato il tutto.
  • Annullamento: senza un preavviso e senza la volontà dell’acquirente, la vacanza viene annullata. In questo caso il risarcimento danni è escluso solo se, tra le condizioni della partenza, era indicata la possibilità di annullamento per mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti.
  • Difformità: tra quanto è stato promesso e le reali condizioni dell’esperienza prenotata o della struttura di alloggio. A meno che tale difformità non venga causata da un agente esterno come una calamità.

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Tempi e modalità per chiedere il risarcimento vacanze

Per richiedere il risarcimento si deve trattare di qualcosa di grave e dimostrabile. Spetta sempre al turista dimostrare i danni e la loro entità. A rispondere saranno gli organizzatori della vacanza o la struttura presso cui si è prenotato il soggiorno. Al verificarsi di un disservizio in grado di compromettere la propria vacanza, è opportuno presentare tempestivamente il reclamo, tramite mail o appositi portali indicati dal tour operator. In caso di mancata risposta dopo 10 giorni dal rientro, è possibile presentare un reclamo formale con una raccomandata a/r, o una pec.

Bisognerà sempre allegare alla richiesta le prove del mancato servizio, tramite fotografie, firme, testimonianze o video. Inoltre, è importante conservare tutti i documenti importanti: contratto di vendita, ricevute e scontrini utili. La richiesta di danni si prescrive in un anno dal rientro della vacanza. Dopo di che sarà possibile recarsi al Tribunale competente.

 

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