Una panoramica dei costi di installazione di un ascensore in un condominio, in base alla tipologia scelta e alle spese accessorie.
L’ascensore è ormai prerogativa di ogni palazzo tanto che, ad oggi, sono pochissimi i casi in cui, all’interno di un condominio, non ce ne sia una presente. Le spese per installare un ascensore in un condominio vengono divise tra tutti i condomini del palazzo in cui viene fatta l’installazione. I prezzi dipendono dal tipo di ascensore, dal tipo di cabina scelta e dal lavoro materiale da fare; la quota, per i condomini, dipende chiaramente dal numero di abitazioni presenti all’interno del palazzo. Gli ascensori sono di due tipi: quelli elettrici funzionano grazie alla corrente elettrici; quelli oleodinamici si muovono grazie alla pressione generata da un liquido.
Leggi anche: Bonus Cicogna, fuori il bando del 2021: 500 euro per i bambini nati nel 2020
Quest’ultimo tipo è meno utilizzato in quanto ci sono alcuni fattori a sfavore: alti costi di manutenzione; alti costi di gestione; lentezza; numero di corse limitate. In linea generale, l’installazione di un ascensore elettrico può andare tra gli 8mila ed i 20mila euro; per un impianto oleodinamico, invece, siamo a cavallo tra i 6mila ai 14mila euro. Da aggiungere i costi di installazione che vanno dai 4mila e i 10mila euro.
Leggi anche: Influencer, guadagni stratosferici per gli intrattenitori digitali: ecco come
La differenza di prezzo dipende dall’estetica, dai materiali utilizzati, dai piani da raggiungere, dalla presenza di accessori come comandi vocali. Inoltre, i prezzi dipendono anche dalla ditta scelta per effettuare i lavori. I lavori di installazione in un condominio beneficiano della detrazione fiscale del 50%, in quanto rientrano in opere di ristrutturazione dell’edificio. L’installazione deve essere approvata dall’assemblea del condominio con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio. Secondo la normativa, gli ascensori devono avere un rischio minimo di caduta della cabina; l’accesso agevole per i disabili; dispositivi in grado di evitare la caduta libera della cabina in caso di mancanza di corrente elettrica; strumenti capaci di favorire l’evacuazione in caso di pericolo o di guasto; dispositivi per comunicare con l’esterno in situazione di emergenza o di necessità.
Negli edifici residenziali nuovi, l’ascensore deve avere una cabina di almeno 1,30 metri di profondità e 0,95 metri di larghezza; una porta con luce netta minima di 0,80 metri posta sul lato corto; una piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di 1,50 x 1,50 metri. Nei casi di adeguamento in edifici preesistenti, ci deve essere una cabina di almeno 1,20 metri di profondità e 0,80 metri di larghezza; una porta con luce netta minima di 0,75 metri posta sul lato corto; una piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di 1,40 x 1,40 metri.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…