Listini UE a ribasso, Tokyo perde l’1,8% nonostante il rimbalzo della produzione giapponese. Giornata disastrosa per le borse mondiali.
Il disastro delle borse mondiali comincia alle 15:45 (orario di Milano), quando il rallentamento delle aspettative Amazon, dopo la cavalcata della digitalizzazione dovuta ai lockdown, orienta a ribasso i mercati. Nella giornata del 30 luglio sono calati sia le borse europee che Wall Street. Gli investitori americani, oltre alle trimestrali, registrano le parole di Bullard, governatore della Fed di St. Luis, che consiglia di iniziare il tapering, ossia il ritiro degli acquisti di asset deciso per sostenere l’economia durante la crisi pandemica, nel prossimo autunno per poi finire entro il primo trimestre del 2022. Milano perde lo 0,3%, Londra cede lo 0,7%, Francoforte lo 0,6%, Parigi è piatta.
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Il tonfo più forte lo fanno però le borse asiatiche. Yokyo perde l’1,8%, Hong Kong chiude a -1,28% e Shanghai a -0,4%. Influiscono su questo trend negativo le restrizioni cinesi su alcuni settori economici come l’istruzione privata, che dato il colpo di grazia sul peggior mese delle borse dell’Asia dal 2020. In Giappone si riscontra un aumeto del 6,2% della produzione industriale nel mese di giugno, ma pesa il malcontento della popolazione sulle Olimpiadi e le spese sostenute dal governo e dalle azidende per organizzarle, spese che non hanno avuto un ritorno.
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Cambi di monete
Apertura stabile per l’euro sopra quota 1,18 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,880 dollari e 130,12 yen. Il dollaro si è indebolito dopo le rassicurazioni del numero uno di Fed Jerome Powell, che ha ribadito che un aumento dei tassi non è in programma a breve. Dollaro/yen il lieve calo a 109,56.
Rimane stabile il prezzo dell’oro sul mercato, che con la consegna immediata passa di mano a 1827 dollari l’oncia. Ritraccia invece il petrolio: il greggio Wti del Texas scende dello 0,73%, 73 dollari al barile. Perde quota anche il Brent a 75 dollari.