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Fisco

Bonus INPS, le novità sui 600 euro per artigiani e commercianti

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Riccardo Magliano

Dall’Agenzia delle Entrate arriva l’avviso che il bonus di 600 euro per artigiani e commercianti non dovrà essere indicato come aiuto di stato nella dichiarazione dei redditi.

Con le FAQ uscite il 28 luglio 2021 sul sito dell’Agenzia delle Entrate, l’ente informa che il bonus di 600 euro per artigiani e commercianti non dovrà essere indicato come aiuto di Stato. L’avvertenza adegue le istruzioni relative ai modelli redditi e IRAP alle novità introdotte in sede di conversione in legge del Decreto Sostegni Bis, in particolare all’abrogazione della norma che subordinava il diritto alla detassazione del bonus e contributi al rispetto della normativa comunitaria. In quanto non si tratta di aiuti automatici, il bonus INPS di 600 euro per artigiani e commercianti non dovrà essere inserito nel prospetto Aiuti di Stato.

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Non solo il bonus INPS di 600 euro, ma anche tutti gli altri contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle Entrate non dovranno essere inseriti nel prospetto Aiuti di Stato. Nelle stesse FAQ viene riportato come, secondo i codici che regolano gli aiuti da fondo perduto dell’Agenzia delle Entrate, nel prospetto aiuti di Stato RS non deve essere riportato l’importo accreditato al contribuente, in quanto tale dato è conosciuto dall’Agenzia delle Entrate e quindi recuperabile per la sua registrazione nel RNA. Per quanto riguarda i crediti d’imposta da indicare nel prospetto aiuti di Stato, l’importo da inserire è pari al dato del credito maturato indicato nel quadro RU.

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Semplificazioni dell’indicazione dei bonus

Le FAQ dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate per rispondere alla domande sorte per i cambiamenti portati dalla conversione in legge del Decreto Sostegni Bis, che ha semplificato l’indicazione degli aiuti di bonus e contributi tra gli aiuti di Stato. Con la conversione è stata abrogata la norma che subordinava il diritto alla detassazione di bonus e contributi riconosciuti in relazione alla crisi Covid-19 al rispetto di limiti e condizioni del Temporary Framework. In pratica, la cancellazione della norma si è tradotte in una semplificazione della dichiarazione dei redditi.

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