L’assessore alla sanità D’Amato annuncia che la prossima settimana il Lazio raggiungerà il 70% di copertura vaccinale.
Si tratta di una notizia che in tanti attendevano. L’andamento del programma di vaccinazione nella regione della Capitale in questi mesi ha proseguito a ritmo molto alto, distaccandosi da quanto fatto in altre zone d’Italia grazie ad una filosofia applicata fin dai primi mesi: seguire rigorosamente le prenotazioni in base alle classi d’età.
Questo ha provocato due conseguenze. La prima, positiva, è stata di coprire con il siero subito le fasce della popolazione più anziane, quelle che potevano subire le conseguenze più nefaste dell’infezioni. Del resto i dati attuali confermano che l’età dei positivi si è abbassata fortemente verso gli under 30 che, per fortuna, hanno meno problemi nel caso si sviluppi la malattia. C’è però un lato negativo nella scelta operata: molti cittadini fragili hanno dovuto attendere il turno in base all’età e non sulla delicatezza del quadro clinico.
L’assessore Alessio D’Amato ha confermato l’accelerazione alle prenotazioni nel Lazio dopo l’annuncio del Governo sull’obbligatorietà del Green Pass per accedere ad alcuni locali pubblici e per molti eventi. In soli cinque giorni infatti, tra il 22 e il 26 luglio, ben 150mila persone residenti hanno presentato richiesta, oltre ai 180mila che lo hanno fatto tramite i medici di base. Questo implica che già a partire dal 2 agosto, 4 giorni prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto, il Lazio supererà la barriera del 70% dei vaccinati, giudicati dagli esperti il primo step verso l’immunità di gregge.
Immunità di gregge nel Lazio, perché ne beneficierà l’economia
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Ad oggi nel Lazio sono stati coperti quasi il 90% degli over 70 e l’88% degli over 60, mentre gli over 50 sono all’81%. La fascia principale scoperta attualmente è quella 12-19, ma la Regione punta a coprirne il 60% prima dell’inizio della scuola. questo potrebbe portare tutto il territorio a superare, entro la fine di settembre l’80% complessivo, una quota giudicata sufficiente per evitare una ulteriore ondata causata dalla variante Delta.
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Una copertura simile gioverebbe all’economia locale grazie a diversi fattori. Verrebbero limitati i focolai, evitando chiusure problematiche di aziende, industrie e società. Il settore horeca potrebbe gestire più facilmente il flusso dei clienti, come del resto quello turistico. Inoltre il Lazio potrebbe avvantaggiarsi nei confronti delle altre regioni per l’organizzazione di eventi e congressi, potendo offrire un livello di sicurezza maggiore.