Risultati clamorosi delle big tech nell’ultimo trimestre: il loro valore è talmente immenso da superare quello di quasi tutti i paesi.
E se i controllori fossero più deboli dei controllati? Mentre nel mondo si susseguono iniziative e accordi tra stati per introdurre una tassazione “internazionale” sulle multinazionali, queste ultime, soprattutto nel comparto tecnologico, stanno raggiungendo utili e fatturati mai visti nella storia.
Le big tech della west coast hanno alzato notevolmente i risultati proprio nel periodo Covid. Mentre altri comparti economici hanno sofferto, subendo contrazioni tali da causarne la crisi, le top società americane hanno registrato una ulteriore e incredibile crescita, come confermano i trimestrali di Apple, Google e Microsoft.
Gli ultimi bilanci infatti registrano un profitto totale di 57 miliardi di dollari nei primi 3 mesi del 2021, una cifra che corrisponde a 620 milioni al giorno. La domanda di prodotti e software è aumentata a dismisura, senza accennare un calo, arrivando a mettere in crisi il comparto delle materie prime, incapace di sostentare la domanda e la produzione.
Microsoft, Google ed Apple valgono un terzo dello S&P 500
I risultati delle singole multinazionali lasciano a bocca aperta. Apple, che ad ottobre ha lanciato l’iPhone 12 e che ha presentato il nuovo chip M1 per i suoi MacBook e iMac, ha chiuso i primi 3 mesi dell’anno con un utile di 21,7 miliardi di dollari, aumentando i ricavi del 36% a 81,4 miliardi. La sola vendita dei nuovi iPhone ha generato un incremento del 50% rispetto all’anno precedente e tutta la società sta per sfondare il muro dei 3000 miliardi di dollari di capitalizzazione: mai nessuno nella storia ha raggiunto questo livello.
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Non da meno è Google, con la società Alphabet, che la controlla. L‘incremente nel 2021 è del 62% con 61,88 miliardi di dollari di ricavi ed un utile di 18,53 miliardi. Il mercato più florido è quello statunitense, dove sono esplose le spese pubblicitarie ad un percentuale superiore a quella della Seconda Guerra Mondiale. Impressiona poi YouTube con una crescita di 7 miliardi.
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Anche Microsoft segue senza timori le gemelle del mercato Tech, con un fatturato in crescita a 46,2 miliardi e un + 21%. Anche in questo caso il rialzo è stato trascinato dalla domanda di beni e servizi e gli outlook per il resto dell’anno confermano che la corsa non si si fermerà qui.
