Ora che Franco Battiato non c’è più, il giallo più grande riguarda il suo patrimonio e la sua eredità. A chi sarà destinata?
Ha deciso di non avere figli né una moglie né una compagna fissa perché non in grado di legarsi a qualcuno. Raccontava così, Franco Battiato, qualche tempo fa intervistato a Sorrisi e Canzoni. Proprio lui, maestro della musica e animo sensibile, ha detto di non sentirsi capace, né pronto, per avere legami stabili. “Non posso stare con qualcuno stabilmente. Impegnarsi e dedicarsi totalmente ad un’altra persona non fa parte del mio Dna”, riferiva il cantautore. Una scelta, la sua, quella di non avere legami fissi, nonostante le voci di chi vedeva in lui la perfetta incarnazione della figura del poeta maledetto, dall’animo tormentato e inquieto, e quindi poco incline a dare amore.
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Poeta rivoluzionario e cantautore unico nel suo genere, la sua musica arriva dritta al cuore delle persone. Una musica pura, piena d’amore, piena di animo, piena di vita e di nostalgia. Le sue melodie, così leggere e soavi, smuovono il cuore delle persone anche adesso che Battiato non c’è più e sono segno indelebile della storia e della cultura italiana. Spentosi dopo una lunga malattia, il suo ricordo non ha intenzione di sparire ed è radicato nel cuore degli italiani e del mondo della musica. Ma che fine farà il suo patrimonio?
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Le polemiche
Le polemiche sul suo patrimonio sono iniziate quando il fratello Michele incaricò un’agenzia immobiliare di cercare acquirenti per la casa di Milo, un villino e una dependance acquistata nel 1988 per 40milioni di lire, in cui Battiato – già malato – risiedeva. Il mandato fu poi ritirato ma ora quella casa, secondo quanto riportato da Il Tempo, spetterebbe alla nipote, avvocato, che sarebbe destinataria dei beni dell’artista secondo sua volontà. Tuttavia, visto l’immenso valore di quella casa contenente diversi oggetti di rilevanza culturale, sembra che il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini sarebbe intenzionato ad occuparsene, per proteggerla come bene culturale nazionale. Senza dichiarazione dei legittimi eredi, tuttavia, nulla da fare.
Il giallo
Battiato possedeva anche un’altra abitazione a Milano, vicino Corso Italia, di nove vani con un posto auto. Fa parte del suo patrimonio, non mobiliare, la società L’Ottava srl di Giarre, controllata dall’artista al 99% e per la restante parte dal fratello Michele. Secondo quanto ricostruito da Il Tempo, dietro questa società ci sarebbe un piccolo giallo: al registro della Camera di Commercio sono depositati tutti i bilanci fino al 2017, ultimo anno in cui Battiato ne fu amministratore. Poi compare il bilancio del 2019, dopo il subentro nel 2018 del fratello Michele nell’amministrazione unica. In quell’anno, cioè nel 2019, il patrimonio sarebbe diminuito di circa 676mila euro. A fine 2017, i liquidi ammontavano a 751.977 euro; a fine 2018, 75.795 euro. Il 2018, in termini di cifre, resta un mistero dal momento che non si possiede il bilancio.
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La società di Franco Battiato aveva poi una riserva straordinaria di 1.332.551 euro a fine 2017, cifra che nel 2018 ammontava a 874mila euro, arrivata al 2019 a quota 387.830 euro. Il Tempo ha indugiato anche tra i crediti esigibili indicati nello stato patrimoniale: nel 2017 erano 448.820 euro; nel 2018 erano 143.541 euro. Anche i debiti si sono ridotti, ma di meno di 30mila euro.