Luigi Samele ha conquistato la medaglia d’argento nella sciabola. Poco dopo, Vito Dell’Aquila ha ottenuto l’oro nel taekwondo.
Luigi Samele prima, Vito Dall’Aquila poi. Il 2021 è stato annunciato come l’anno italiano: prima la vincita dei Maneskin all’Eurovision song contest; poi il successo di Matteo Berrettini a Wimbledon; infine il trionfo degli azzurri agli Europei contro l’Inghilterra. I mondiali di Tokyo sembrano essere partiti bene, con i nostri atleti che hanno già portato a casa, nel primo giorno di gare, ben due medaglie. Luigi Samele ha ottenuto medaglia d’argento nella prima giornata olimpica, battendo il coreano Kim in semifinale per poi trovare la sconfitta in finale contro l’ungherese Aron Szilagyi, campione sia a Londra che a Rio de Janeiro. Forte il successo, ma anche la delusione e il dispiacere per non aver portato a casa l’oro.
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“Sono arrabbiato per come è finita contro l’Usain Bolt della sciabola. Lui ha tirato molto bene e non ho potuto fare molto di più. Però ieri avrei firmato per una giornata così. Sì, sarò felice, quando riuscirò a realizzare quello che ho fatto. Sarà une bellissimo regalo per il mio compleanno. Ora mezzo giornata per festeggiare, poi testa alla gara a squadre che è molto importante per me e i compagni”, ha riferito poco dopo il 15-7. Un argento per certi versi inaspettato, arrivato dopo la sconfitta all’Olimpiade di Rio. Per lui si tratta della prima medaglia individuale e della seconda medaglia olimpica ottenuta, dopo il bronzo olimpico nella prova a squadre a Londra 2012. Ha all’attivo 6 medaglie mondiali e 10 europee. Sta di fatto che l’argento è un bel traguardo portato a casa, orgoglio italiano ottenuto poco prima dell’oro di Dell’Aquila.
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L’oro di Dell’Aquila
Quest’ultimo, ventenne di Brindisi, ha portato a casa il primo oro italiano. Arriva così dal taekwondo, nuova disciplina ad essere stata introdotta nei giochi Olimpici di quest’anno, la prima medaglia d’oro ottenuto con il trionfo nella finale della categoria -58 contro il tunisino Mohamed Jendoubi. Un successo per l’atleta, che a soli vent’anni è ormai consacrato come il re del taekwondo. Dell’Aquila, originario di Mesagne, nei precedenti incontri era riuscito a battere l’ungherese Salim, il thailandese Sawekwiharee, e l’argentino Guzman in semifinale. L’oro era sembrato sempre più vicino fino a quando non è stato più un sogno. Aveva fatto ben sperare il successo per 26-13 contro l’ungherese Salim e ancor di più aveva tenuto con il fiato sospeso la competizione contro Sawekwiharee, finita a 37-17.
Una scalata che ha compiuto il passo decisivo verso la finale contro l’argentino e che, infine, ha visto l’ultimo duello con Jendoubi. Ed era stato quest’ultimo a trionfare nel primo break. Poi la rimonta di Dell’Aquila al secondo round, con un punto di differenza 9-8. Nell’ultimo, l’italiano ha provato a completare la rimonta, con dei colpi decisivi che hanno portato in alto l’Italia, che non vinceva un oro da 9 anni, con Carlo Molfetta. Non ci credeva neanche lui quando, intervistato ai microfoni del Tg1, si è lasciato andare ad uno stupefatto: “Ah, ma sono in tv?”. E già: il ventenne è in tv ma anche nella storia olimpionica italiana, anche se ancora non ci crede.
Quanto valgono le medaglie
La medaglia d’oro a Tokyo 2020 vale 180mila euro, quella d’argento 90mila, quella di bronzo 60mila. Premi al lordo delle tasse. Ciò significa che i soldi verranno tassati in base alle normative vigenti nei singoli stati. Si tratta comunque di un aumento rispetto a quanto messo a disposizione a Rio nel 2016 e nelle Olimpiadi invernale del 2018. In quel caso l’oro valeva 150mila euro, l’argento 75mila e il bronzo 50mila.
Puoi trovare qui il programma delle gare di domenica 25 luglio.