Le medaglie ottenute e i relativi compensi che gli atleti ottengono con la conquista delle medaglie sono lordi. Ciò significa che, sulla cifra, vanno applicate le tasse!
Anche gli atleti di Tokyo 2021 pagano le tasse sui compensi ottenuti con le eventuali medaglie. A premiare gli atleti che conquistano medaglie alle Olimpiadi è il Coni. Rispetto agli azzurri agli Europei, che hanno guadagnato circa 250mila euro, nel caso dei giochi olimpici si viaggia su cifre decisamente inferiori. La medaglia d’oro a Tokyo 2020 vale un bonifico da 180mila euro. Vale la metà la medaglia d’argento, ferma a 90mila. Quella di bronzo, scende fino a 60mila. Premi al lordo delle tasse. Ciò significa che i soldi verranno tassati in base alle normative vigenti nei singoli stati.
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La legislazione varia di Paese in Paese e di conseguenza anche le cifre. In America, ad esempio, la medaglia d’oro vale poco meno di 40mila dollari, circa 32mila euro. Stesse cifre anche per la Cina. La Francia premia con 50mila euro i loro campioni olimpici, mentre al di sotto, la Germania, non va oltre i 20mila. L’Australia premia l’oro con 115mila euro, mentre il Canada prevede per l’oro appena 13mila euro. Nel Regno Unito, la cifra è pari a 0. Chi vince ha la facoltà di stabilire direttamente contratti di pubblicità e di sponsor. Stesso meccanismo che avviene anche nei Paesi Scandinavi.
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Si tratta comunque di un aumento rispetto a quanto messo a disposizione a Rio nel 2016 e nelle Olimpiadi invernale del 2018. In quel caso l’oro valeva 150mila euro, l’argento 75mila e il bronzo 50mila. Ad annunciare l’aumento era stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha riferito che dopo quattro Olimpiadi in cui i premi per le medaglie erano rimasti inalterati, per Tokyo si è aumentato del 20 per cento l’importo lordo di ciascun podio. “E’ anche un riconoscimento per tutti quegli atleti che in quest’anno di pandemia hanno fatto degli sforzi in più”, ha ribadito Giovanni Malagò.
